Come ammazzare il capo e vivere felici 2, la recensione in anteprima

Il 6 gennaio 2015 uscirà in tutti i cinema italiani Come ammazzare il capo… E vivere felici 2, sequel del grande successo del 2011 di Seth Gordon. Diretto da Sean Anders e interpretato ancora una volta dall’esilarante trio composto da Jason Sudeikis, Charlie Day e Jason Bateman Come ammazzare il capo…E vivere felici 2 vede questa volta Nick (Jason Bateman), Dale (Charlie Day) e Kurt (Jason Sudeikis) abbandonare i rispettivi lavori per lanciare una attività sotto la direzione di un imprenditore (Christopher Waltz) di grande successo. Ma anche questa volta i tre verranno truffati dall’Horrible Boss di turno e finiranno con l’inscenare un finto rapimento del viziato figlio (Chris Pine) del capo per riottenere il controllo della loro attività. Inutile dire che il piano, perfetto su carta, avrà delle conseguenze disastrose che porterà i tre protagonisti a scontrarsi un’altra volta con Julia Harris (Jennifer Aniston) e Dave Harken (Kevin Spacey), i terribili boss che avevano cercato di eliminare nel primo capitolo.

bossCome ammazzare il capo… e vivere felici, o più semplicemente Horrible Bosses, fu uno dei più grandi successi dell’estate del 2011 con oltre 209 milioni di dollari incassati a fronte di una spesa di “soli” 35 milioni. Ma nonostante l’enorme successo di pubblico e critica nessuno si sarebbe aspettato un sequel, perché in un modo o in un altro il primo capitolo, eliminati i boss, metteva fine alle vicende di Nick, Dale e Kurt. Eppure ad Hollywood c’è sempre spazio per un sequel, soprattutto di un successo milionario, e così ecco arrivare a distanza di tre anni nelle sale di tutto il mondo Come ammazzare il capo… E vivere felici 2. Un sequel che in realtà sa più di reboot, perché del primo capitolo oltre ai vecchi personaggi non è rimasto praticamente nulla. E questo può essere sia un bene, perché in qualche modo dà al film una impostazione diversa e più accattivante rispetto al limitarsi ad un mero rifacimento del primo capitolo con boss diversi, sia un male, perché un sequel non può dichiararsi tale solo sulla base del riutilizzo di determinati personaggi di una storia.

 

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Ma d’altronde era inevitabile, come anticipato ad inizio articolo un sequel vero e proprio di Come ammazzare il capo… e vivere felici era pressoché impossibile e la scelta di Sean Anders di concentrare l’attenzione più sugli elementi action che su quelli goliardici (presenti anche in questo sequel ma in forma molto più ridotta) è vincente, soprattutto perché dà al film la possibilità di raggiungere un pubblico più ampio e di trasformare le vicende di Nick, Dale e Kurt in una saga sul genere di Una Notte da Leoni. Ma il fatto che il film in qualche modo funzioni non lo pone allo stesso livello del primo esilarante capitolo: i nuovi boss, interpretati dai bravi ma un po’ anonimi Christoph Waltz e Chris Pine non sono minimamente allo stesso livello dei vecchi boss di Jennifer Aniston e Kevin Spacey, tornati solo per pochissime scene di questo sequel. E la sceneggiatura di Sean Anders e John Morris, a tratti efficace, non è brillante e irriverente come quella di Michael Markowitz, John Francis Daley e Johathan M. Goldstein. Aspetti negativi che possiamo trovare però in quasi tutti i sequel. Quindi nonostante le inevitabili pecche Come ammazzare il capo… e vivere felici 2 diverte e intrattiene mettendo le basi per un terzo capitolo che sicuramente nel giro di un paio di anni invaderà le sale di tutto il mondo.

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