Come ammazzare il capo… e vivere felici, la recensione

Sono tanti, purtroppo, i lavoratori che da una vita devono sottostare alle angherie del proprio capo. Bene questo film probabilmente mette in scena uno dei loro più reconditi desideri, Come ammazzare il capo… e vivere felici. Horrible Bosses (titolo originale), il nuovo film del regista Seth Gordon, uscirà nelle sale italiane il prossimo 17 agosto distribuito dalla Warner Bros e vede protagonisti Jason Bateman (Paul, Juno), Charlie Day (Bad Company) e Jason Sudeikis (The Rocker) affiancati da un supercast di “capi” quali Jennifer Aniston, Colin Farrel, Kevin Spacey e Donald Sutherland, con la partecipazione di Jamie Foxx.

L’aspirante manager Nick (Bateman) lavora 12 ore al giorno e subisce tutti i soprusidel suo folle superiore Harken (Spacey), nella vana speranza che gli venga concessa la meritata promozione che da anni gli aveva promesso. Nel frattempo, l’igienista dentale Dale (Day), appena sposato, sta facendo il possibile per non cedere alle insistenti avance a luci rosse della Dottoressa Julia (la Aniston in versione vamp), e difendere la dignità di neomarito. In parallelo, il contabile Kurt (Sudeikis) deve tener testa al figlio (Farrel) del proprietario della società appena defunto (Sutherland), che non solo ha deciso di stroncargli la carriera ma sta anche progettando di liberarsi delle scorie tossiche che l’azienda produce all’insaputa della popolazione locale. Il loro compito è arduo, come fare trovandosi di fronte ad un capo psicopatico, oppure ad una maniaca o ad un cocainomane depravato? Sicuramente la via del licenziamento non è contemplata, non ci sarebbero altre alternative a quell’impiego e poi, come dice Kurt in una scena del film “Sarebbe quasi immorale non ucciderli”. Dalla complicità dei tre protagonisti, amici dai tempi del liceo, nascerà la volontà di ribellarsi a quanto subiscono, mettendo in piedi il diabolico piano (con l’aiuto del gangster Jones/Foxx) per fare fuori i loro capi, letteralmente.

Le scene che si vengono a creare, sotto l’incalzante sceneggiatura del trio Markowitz, Francis Daley e Goldstein, innescano una serie di eventi concatenati con un ritmo sempre più folle e frenetico in cui ovviamente non mancano i continui doppi sensi a sfondo sessuale. Per certi aspetti sembra di ritrovare quella comicità incalzante e priva di filtri di Una Notte Da Leoni ed in comune i due film di certo hanno anche la grande alchimia che si viene a creare tra i tre attori protagonisti, che per tutta la durata del film si scambiano idee, sostenendosi l’un l’altro con il fine ultimo di portare a termine il piano. I tre diventano paladini di una categoria di lavoratori largamente diffusa e con il loro comportamento danno sfogo alle fantasie di chi vive in situazioni analoghe, lottando strenuamente per la propria dignità. Come suggerisce il regista stesso “Nel caso anche voi abbiate fantasticato di eliminare il vostro capo perché siete convinti che stareste meglio senza di lui, questo film vi dimostra tutto ciò che potrebbe capitare se doveste prendere una decisione del genere. E quando vedrete cosa potrebbe succedere, sicuramente ci ripenserete!” ma, aggiungerei io, uscirete dalla sala con un gran senso di soddisfazione.