La casa di carta, o La casa de papel in originale, è una serie spagnola che si trova su Netflix e che spopola in tutto il mondo. Non è però stato un successo immediato: la sua prima trasmissione risale infatti al 2017 su una rete televisiva spagnola, Antena 3, dove registrò un bassissimo interesse del pubblico. Conclusi i primi 15 episodi, la serie non venne quindi rinnovata, e se non fosse intervenuta Netflix sarebbe finita nel dimenticatoio come tante altre serie, e sicuramente non sarebbe mai arrivata in Italia.
Alla fine del 2017, Netflix era alla ricerca di serie TV internazionali, per arricchire il proprio catalogo e per attirare anche un pubblico non americano. Decise così di acquistare i diritti de La casa di carta, suddividendo i primi 15 episodi in due stagioni e commissionandone altre due. Netflix ha puntato molto sul successo di questa serie, spingendo sulla sua promozione: il risultato è stato un interesse crescente in tutto il mondo, tanto da stupire i creatori e gli attori principali. La casa di carta è arrivata persino a vincere un Emmy nel 2018 come miglior serie drammatica.
Ma cos’è che rende questa serie così speciale da attirare l’attenzione di un pubblico così ampio? È difficile trovare una sola ragione. In parte, il motivo è sicuramente la trama: una rapina alla zecca spagnola. Un’idea molto semplice, ma sicuramente intrigante, che tra l’altro è suggerita anche dal titolo inglese della serie, Money Heist, che significa appunto “la rapina”. Ci sono poi i personaggi: la banda di criminali viene infatti reclutata da un uomo misterioso di cui si sa ben poco, e ognuno dei rapinatori ha un ruolo ben definito e motivazioni diverse per partecipare al colpo.
La casa di carta non è però solamente la storia di una rapina: è anche una storia di ribellione, di opposizione al sistema. Ed è forse proprio questo il motivo principale per cui la serie è diventata così famosa. I protagonisti della serie, infatti, non agiscono motivati soltanto dalla sete di denaro, ma sono anche intenzionati a colpire un sistema ingiusto e che vorrebbero ribaltare. Di questi tempi il malcontento verso il sistema, verso il potere, è molto diffuso: non deve quindi stupire se una serie che promuove un’ideale di ribellione abbia riscontrato tutto questo successo.
Una particolarità del successo de La casa di carta, che fa sorridere in Italia, è che ha riportato in auge la canzone antifascista Bella ciao. Questa canzone è parte integrante della serie, cantata dai personaggi stessi, ed è tornata a essere un simbolo anti-sistema non soltanto in Italia, come lo era un tempo, ma in tutto il mondo.
Questa serie affronta poi anche molti altri temi, tra cui ad esempio quello della sicurezza informatica. Nella seconda stagione, infatti, i protagonisti devono acquistare delle armi dal Dark web, e Rio, l’esperto di informatica del gruppo, è consapevole dei rischi che correrebbe nel fare un acquisto del genere senza un’adeguata protezione. La soluzione utilizzata da Rio è quella di usare una VPN, in modo da nascondere il proprio indirizzo IP ed evitare così che l’acquisto illegale di armi possa essere ricondotto al gruppo.
Ovviamente, acquistare armi sul mercato nero non è una cosa di cui ci si deve preoccupare nella vita reale, ma le VPN possono essere utili per chiunque. Usare una VPN online significa infatti proteggere la propria identità e i propri dati: anche se non si commettono azioni illegali, ci sono infatti molte situazioni in cui è preferibile mantenere un certo anonimato. Ad esempio, quando si utilizza una rete Wi-Fi pubblica, ci si espone al rischio di attacchi informatici e furto di dati: usando una VPN, però, i propri dati vengono protetti da un tunnel crittografato che impedisce a eventuali hacker di leggere i dati. Usare una VPN è però importante anche quando ci si trova a casa propria, perché anche lì si è vulnerabili agli attacchi esterni: per questo è consigliabile installare una VPN sul proprio router per proteggere così tutti i propri dispositivi.