Consuming Spirits, il lungometraggio animato dall’atmosfera surreale di Chris Sullivan, ha ricevuto ieri la Menzione speciale al Future Film Festival di Bologna. Non è un soggetto facile ma, come illustra la motivazione della giuria, “complesso e terribile, che trasporta lo spettatore in un mondo angusto. La programmatica sgradevolezza di uno scenario senza scampo ci si offre come materia di sogno e poesia. Un’opera potente che non scende a compromessi”. Il film si regge soprattutto sulla forza espressiva di un’animazione particolare e sperimentale, che unisce tecniche differenti, e sulla suggestione di una colonna sonora ricca di malinconia. Ambientato negli States, in una piccola e anonima cittadina ai piedi dei monti Appalachi, racconta le vicende di due generazioni di tristi personaggi dai nomi bizzarri: Earl Grey, anziano e apparentemente innocuo speaker della radio locale esperto di giardinaggio, l’anonima impiegata Gentian Violet con la madre demente dalle parrucche multicolori, l’alcolizzato Victor Blue.

Lo spettatore scopre gradualmente che i protagonisti, in un susseguirsi di terribili vicende a cavallo tra la casualità e il crimine, sono legati da oltre trent’anni da un intreccio di relazioni malsane e orribili delitti. Un manicomio, un convento di suore, la redazione di un misero giornale locale fanno da sfondo al precipitare degli eventi, che trascina i personaggi alla soluzione finale. La colpa e la casualità si intrecciano costantemente, in un mondo soffocante dove nessuno sembra trovare la forza di esprimere una minima virtù positiva, ma tutti si lasciano trascinare sempre più a fondo. L’unica capace di reagire, paradossalmente, sembra la madre di Gentian Violet, che sottrae se stessa e la figlia a questo gorgo di bruttezza interiore ed esteriore con un gesto imprevisto. Il film strizza l’occhio alla poetica dei fratelli Cohen, indugiando però in lentezze narrative che appesantiscono inutilmente lo sviluppo della trama, e in una sorta di riassunto finale ripetitivo per lo spettatore. Qualche colpo di forbice sarebbe stato utile a valorizzare quella parte di suspence e di mistero che rende questo lungometraggio interessante.

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CONSUMING SPIRITS
di Christopher Sullivan – USA, 2012
(136′, Digitale)