Una storia d’amore messa in piazza, nel vero senso letterale della parola. Era arrivato il momento per Cristina Seymandi di rispondere.
Cristina Seymandi e Massimo Segre hanno fatto molto parlare di loro negli ultimi giorni. Lui che per vendetta trasforma quella che doveva essere la loro festa di fidanzamento ufficiale, invece si è trasformata in un vero e proprio incubo soprattuto per lei, con gli invitati increduli.
Lui è un uomo di spessore, un commercialista finanziere e banchiere vicino a Carlo De Benedetti, lei invece è stata la collaboratrice dell’ex sindaco Appendino. I due prima del fattaccio stavano insieme dal 2020 e per via del Covid avevano già rimandato il matrimonio per bene due volte (per fortuna, aggiungeremmo).
Questa volta sembrava che tutto andasse a gonfie vele, infatti avevano anche organizzato la festa di fidanzamento con ben 150 invitati in una prestigiosa villa alle porte di Torino.
Doveva essere una festa, invece secondo Cristina, quello che doveva essere suo marito aveva architettato tutto nei minimi dettagli, facendo anche sparire il tanto paventato e costoso anello di cui lo stesso Massimo parla nella lettera in cui diffama la sua compagna, quella che di lì a poco sarebbe diventata anche sua moglie.
La festa finita male
Il video di Massimo che legge la lettera di accuse nei confronti di Cristina in pochissimo tempo è diventato virale. La lettere mattava il punto alla loro storia. Segre esordisce così “Ti farò il più grande dei regali. Il dono che ti faccio è la libertà“. Non se lo aspettava nessuno e in molti credevano che fosse l’inizio di una frase d’amore, invece…
“Ho sempre pensato che Ore una persona sia desiderare il suo bene, ancora più del proprio, in questo caso desidero regalare a Cristina la libertà di amare. In particolare un’altra persona, un noto avvocato“. Insomma, secondo Segre quella che era la sua fidanzata lo avrebbe tradito e questo lo ha portato alla sua scelta.
La risposta di Cristina
Dopo giorni di accusa Cristina ha finalmente trovato il coraggio di rispondere e lo fa con una lunga lettera mandata a Rete 4, in cui non solo si difende, ma accusa Segre di aver architettato tutto fin dal primo momento, invece bastava semplicemente porre fine alla loro storia senza crearne un caso mediatico.
Accusa poi l’uomo di aver messo in piazza il loro privata. Lui parla di fedeltà, ma Cristina lascia intendere che lui sia stato tutt’altro che tale. Poi conclude dicendo “il nostro anello di fidanzamento, di cui non perde l’occasione di sottolineare il valore materiale specificandone le caratteristiche, anello al quale ero affezionatissima come ad una delle mie cose più care, misteriosamente sparito (guarda caso) da casa nostra 15 giorni prima di quella tristissima serata salita agli onori delle cronache, a riprova, forse, che c’è chi la vendetta la programma minuziosamente, e perversamente, con largo anticipo“