Daredevil, sei domande senza risposta della seconda stagione (SPOILER)

Nel corso della seconda stagione di Daredevil, molte delle domande più importanti sono state ovviamente lasciate senza risposta, in vista di una eventuale spiegazione durante la prossima stagione o nelle serie spin-off in arrivo su Netflix. Abbiamo cercato, quindi, di riepilogare alcune di queste domande ancora irrisolte, così da poter fare un punto della situazione sulla storia del “diavolo” di Hell’s Kitchen e su quella dei suoi antagonisti e comprimari.

Il passato del Punitore

Durante il processo al Punitore, il vecchio ufficiale di Frank Castle racconta di come il soldato sia riuscito a salvare tutti i componenti della sua unità intrappolati in territorio nemico durante un conflitto a fuoco in quel di Kandahar. Nel corso della storia, però, si scopre la vera identità del comandante, ovvero quella di un potente spacciatore di droga noto come Blacksmith, apparentemente responsabile della morte della famiglia di Castle. Poco prima della sua uscita di scena, il colonnello rivela anche che la crociata del Punitore sia in realtà legata proprio a quanto successo in Afghanistan. La domanda rimane ancora senza risposta: qual è il collegamento fra i due eventi ? Che il Punitore non sia riuscito effettivamente a salvare i propri compagni ?

Il misterioso uomo della foto

Karen Page scopre il segreto di Blacksmith durante un sopralluogo nella sua abitazione. La ragazza, durante le investigazioni, ritrova la vecchia foto di un soldato che riconosce subito come uno dei criminali che ha attaccato Castle durante una missione qualche giorno prima. Il signore della foto, però, presenta una vistosa ferita al volto. Come è possibile che la deformazione facciale sia sparita nel corso degli anni ? E qual è il collegamento che lega il misterioso uomo al Punitore ?

La Mano e le fosse giganti

La Mano è una antica organizzazione segreta di ninja impegnata da secoli nella ricerca della immortalità. Pare, inoltre, che il segreto per scongiurare la morte si nasconda proprio a New York City. Nonostante la grande importanza rivestita dalla setta nel corso della stagione, non è mai realmente spiegata la vera funzione delle enormi fosse che i membri della organizzazione decidono di scavare nel suolo della città.

I problemi economici di Matt Murdock

Un tema ricorrente di questa seconda stagione è sicuramente quello della difficoltà economica che ha colpito i due protagonisti Matt e Foggy. I clienti pagano principalmente con frutta e verdura, e se non fosse per le sporadiche donazioni di Elektra i due avvocati avrebbero dichiarato bancarotta già da diverso tempo. Nonostante ciò, Murdock continua la propria vita privata in un lussuoso appartamento di Hell’s Kitchen. Da dove arrivano i soldi per poter pagare un ipotetico affitto, o per far fronte alle tasse sulla proprietà ?

Chi è Micro ?

Durante il finale di stagione, Frank Castle torna finalmente alla casa dei propri genitori per distruggerla definitivamente, chiudendo così con il proprio passato e completando la sua definitiva trasformazione nel Punitore. Prima di distruggere la casa, però, Castle recupera un CD nascosto etichettato con la dicitura “Micro”. Nei fumetti Micro è il nome di uno degli aiutanti del Punitore nella sua lotta contro il crimine. La scena è chiaramente un riferimento al personaggio fumettistico, ma come è possibile che il dischetto fosse nascosto nella abitazione di famiglia ? Castle aveva già in mente di combattere il crimine prima che la sua famiglia venisse effettivamente uccisa ?

Il potere del Kingpin

Una domanda importante riguarda inoltre il potere attuale del Kingpin. Fisk, infatti, riesce inspiegabilmente a liberare, sotto suo ordine, il Punitore dalla prigione in cui è rinchiuso. Tenendo conto del profilo di Frank Castle, e della sua pericolosità, come è possibile che Kingpin sia così potente da poter determinare il rilascio di un detenuto talmente importante ? Perché allora non sfruttare a pieno questa sua influenza anche per altri scopi ?

By Davide Sette

Giornalista cinematografico. Fondatore del blog Stranger Than Cinema e conduttore di “HOBO - A wandering podcast about cinema”.

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