Sembra sia ufficiale la notizia riportata da The Hollywood Reporter, secondo la quale David Fincher avrebbe rinunciato al progetto relativo al biopic su Steve Jobs. Il regista del prossimo Gone Girl infatti aveva già riferito, negli scorsi mesi, che avrebbe preso parte al progetto in qualità di regista solo se ad interpretare Jobs ci sarebbe stato Christian Bale. Non si sa ancora nulla sulla partecipazione o meno dell’attore Bale nel nuovo film su Jobs, ma sembra proprio che i motivi della clamorosa marcia indietro fatta da Fincher siano in realtà altri.
Secondo alcune indiscrezioni sembra infatti che tra il regista e Sony sarebbe scoppiato un litigio a causa delle eccessive pretese di Fincher in termini di compenso e di controllo totale sulla pellicola, anche al di fuori delle riprese. “Non stai facendo Trasnformers qui. Non stai facendo Captain America. È un film di qualità, non una commercialata urlante. Dovrebbe essere ricompensato in successo, non in compenso anticipato.”
Sarebbe questo infatti il commento rilasciato da una delle fonti di THR, secondo cui Fincher avrebbe chiesto a Sony 10 milioni di dollari, oltre alla possibilità di decidere su tutto ciò che riguarda il film in fase di marketing, pretese eccessive che avrebbero fatto tirare indietro anche la casa di produzione. Ad ogni modo, la partita non sembra essere definitivamente chiusa, dato che si vocifera già su un possibile dietrofront da parte dei diretti interessati e di un ritorno di David Fincher alla guida del progetto. Non ci resta che aspettare per sapere se sarà veramente Christian Bale a vestire i panni di Steve Jobs all’interno del nuovo film, basato sulla biografia best-seller scritta da Walter Isaacson, con una sceneggiatura scritta invece da Aaron Sorkin, già autore di The Social Network, e la produzione di Scott Rudin.