Estate: tempo di vacanze e di relax. Quest’anno per ragioni ormai note il campionato di calcio di serie A, assieme a Premier League e Liga si svolgerà durante un’insolita finestra estiva, che vede il ritorno molto atteso con i pronostici e le quote nel campo del booking di 888sport competizioni internazionali incluse, come Europa e Champions League. Abitualmente questo periodo viene invece dedicato a competizioni come gli Europei di calcio o i Mondiali, oppure all’interruzione del campionato con relative ferie per i calciatori. Durante questa fase abitualmente gli appassionati di calcio e di sport dedicano il proprio tempo libero alla visione di documentari, film o alla lettura di saggi e biografie.
Diego Maradona: un film da rivedere per tutti gli appassionati di calcio
La scorsa stagione è stato rilasciato il film Diego Maradona, realizzato dal regista Asif Kapadia, specializzato in documentari biografici. Kapadia infatti è lo stesso autore, pluripremiato di documentari di successo come Amy, dedicato alla cantante nu-soul Amy Winehouse e al pilota di Formula Uno, Ayrton Senna, iconico campione brasiliano scomparso prematuramente.
Proprio il film documentario Senna ha mostrato le qualità di questo cineasta inglese, classe 1972. Cresciuto a Londra da genitori di origini indiane, Kapadia si afferma con l’opera The Warrior, che vince un Alexander Korda Award come miglior film emergente. In seguito però troverà maggior fortuna realizzando film documentari come appunto i già citati Senna e Amy. Proprio il film sul grande campione di Formula Uno lo farà conoscere al grande pubblico, intercettando due categorie di utenti interessati: gli appassionati di sport e tutte le persone che apprezzano i film di genere documentaristico.
Biopic o documentario: due modi di raccontare lo sport attraverso un film
Durante gli ultimi anni si è acceso il dibattito sulla differenza tra biopic e documentario, con le due fazioni pronte a rivendicare le qualità i pregi e i vezzi dell’una rispetto all’altra categoria. E’ tuttavia innegabile come per alcune figure, si pensi appunto a un campione dello sport come Senna o lo stesso John McEnroe, senza per forza scomodare miti come Pelé o Muhammad Ali, la forma di racconto documentaristico sia più congeniale e funzionale allo storytelling, come abbiamo potuto constatare di recente visionando The Last Dance sulle vicende di Michael Jordan. Non sfugge a questa logica nemmeno un personaggio strabordante come appunto Diego Armando Maradona. La pellicola di Kapadia, vista poco al cinema, ma prontamente distribuita da Netflix, scava su una delle figure più leggendarie del calcio moderno, come appunto il Pibe de oro.
Un film che sicuramente non mostra niente di nuovo, visto che non è la prima volta che viene realizzato un documentario sul calciatore argentino, ma è motivo per ritrovare filmati e rivedere come veniva visto e vissuto il calcio a cavallo tra gli anni ottanta e i novanta. Un’occasione anche per scovare nella memoria e nei ricordi del Mondiale di Italia 90, nell’anno del trentennale, dove Maradona era una delle stelle del calcio, seppur in fase discendente.
Il documentario Diego Maradona, mostra il calciatore nella sua fase migliore, attraverso gli anni a Napoli, dal 1984 fino al 1991, con delle puntate ai due mondiali del 1986 in Messico, quando il calciatore argentino trascinò la propria nazionale alla vittoria contro la Germania, senza dimenticare di mostrare tutte le luci e tutte le ombre su un personaggio a volte ingombrante, a volte eccesivo, ma che è stato di certo uno dei protagonisti del calcio per almeno un decennio e di cui ancora di raccontano le gesta.