28 mila metri quadrati di superficie, 7 mila metri quadrati di spazi espositivi, 5 ettari di prato, 150 milioni di euro spesi per la realizzazione di cui 88 milioni di euro provenienti dai fondi regionali e 15 milioni il budget di finanziamenti annui. Questo è il nuovo Louvre-Lens, il museo con un marchio di assoluta garanzia che si aprirà domani nella città francese nel cuore della regione del Pas de Calais. Una “folle scommessa”: così ha definito Francois Hollande la nuova impresa culturale sostenuta da sponsor e fondi regionali. Il marchio del Louvre è un’autentica guarentigia del prestigio che avrà il museo in cui si attendono oltre 700 mila presenze nel prossimo 2013 e una media di mezzo milione di visitatori annui.
“E’ questa l’occasione per il Louvre di riconsiderare la propria missione e sperimentare cose impossibili all’interno della complessa organizzazione del palazzo parigino“, ha dichiarato il direttore del Louvre-Paris, Henri Loyrette. Missione che ha permesso di creare ben 120 posti di lavoro in un momento di crisi economica e culturale che sta attanagliando tutta l’Europa. Un modello da seguire sulle orme del Guggenheim Bilbao, che ha riqualificato un’intera area della Spagna, e del Centre Pompidou Metz. Tre le aree principali: la Galerie du Temps, con 250 opere che vanno dal V secolo a.C. sino all’Ottocento, il Pavillon de Verre, costruito come un prolungamento del percorso, la Galleria delle mostre temporanee che verrà inaugurata con la mostra Renaissance. Révolution dans le arts en Europe 1400-1530.
Domani, alle ore 10,00, entreranno i primi fortunati visitatori. Una considerazione va fatta. In Francia, 150 milioni di euro vengono investiti in un nuovo spazio espositivo. In Italia, Pompei cade a pezzi. Cosa c’è che non va in questo Paese? Cosa c’è che non va nella nostra forma mentis? Cosa c’è che non va in coloro che dovrebbero governare questo Paese e tracciare la giusta via per uscire dalla crisi?