ESCLUSIVA: NewsCinema visita la mostra Hunger Games: The Exhibition a New York (video)

(Clicca sul player sopra per il video della visita virtuale della mostra)

In attesa di gustarci Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte II, conclusivo capitolo della saga tratta dalla trilogia di Suzanne Collins, abbiamo fatto irruzione a The Hunger Games: The Exhibition insieme ai fan americani e i fortunati turisti in visita a New York. La mostra, inaugurata lo scorso 1° luglio a Discovery Times Square, nel cuore di Manhattan, immerge i visitatori nel mondo di Panem, rivelando le ispirazioni storiche, mitologiche e cinematografiche alla base dei fortunati romanzi distopici. All’ingresso abbiamo incontrato Elisabeth Banks, pronta a darci il benvenuto nel doppio ruolo virtuale dell’eccentrica Effie Trinket e di se stessa. Il viaggio prosegue poi cronologicamente lungo le sette gallerie (District 12, Tribute Train, The Capitol, Making the Games, District 13, Fan Gallery e Katniss’s Journey) ed è costellato da un totale di mille oggetti di scena ai quali si sommano i 46 costumi. Si tratta di un vivace mix tra le mise più umili del Distretto 12 e quelle più sfavillanti tra le quali l’abito della Ragazza di Fuoco che manderà letteralmente in visibilio i fan di Jennifer Lawrence.

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Sin dalla prima tappa mi appare chiaro come l’evento sia volto a coprire il maggior numero di aree possibili: dalle informazioni naturalistiche alla mitologia greca, dall’architettura all’arte e al design, dalla storia alla geografia. Attraverso ologrammi, giochi interattivi e un ambiente ammaliante e avventuroso il pubblico interagisce in modo diretto con il mondo di Hunger Games, in un’esperienza unica nel suo genere.  Lungo il tragitto continuo ad adocchiare ragazzine che fanno fatica a nascondere la propria eccitazione mentre provano ad evitare il controllo della security per scattare qualche selfie o qualche semplice foto ricordo. Mi rendo conto che i maschietti sono in netta minoranza. Pur avendo un seguito maschile superiore rispetto a Twilight o Cinquanta Sfumature, il successo di Hunger Games è stato senz’altro decretato dalle lettrici. Statistiche a parte, è la tecnologia la vera protagonista di questo suggestivo percorso ad immagini. I visitatori possono scaricare sui propri dispositivi un’applicazione direttamente collegata ai display della mostra mentre una guida acustica consente loro di scoprire contenuti esclusivi come scene inedite, backstage e fotografie che sono liberi di condividere con i loro amici sui social. Chi ha invece bisogno di schiarirsi le idee sulle origini di Panem e la sua divisione geopolitica può consultare le numerose mappe touchscreen.

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I teenager hanno modo di sentirsi più vicini alla loro beniamina Katniss Everdeen e di commuoversi al ricordo delle numerose vicissitudini che ha affrontato con coraggio e prontezza. La mostra è più incentrata sul suo viaggio individuale che sulle sue relazioni con gli altri personaggi, specie quelli maschili messi deliberatamente in secondo piano. Non c’è angolo dell’istallazione dove non sia possibile scovare il viso angelico e spesso imbronciato della Lawrence alias Katniss, innalzata a vera eroina e modello per le nuove generazioni. Non mancano tuttavia i momenti di svago. Tra le attività più divertenti annoveriamo la conversazione virtuale con il bizzarro Caesar Flickerman di Capitol TV rappresentato da un schermo che mostra la testa dell’attore Stanley Tucci eretta su un manichino. I tipi più coraggiosi potranno sempre cimentarsi nel lancio di coltelli o in una lezione virtuale di combattimento. Proprio niente male! Trovata brillante anche quella di porre i tanti visitatori dinanzi a delle scelte sui quesiti morali che affliggono spesso i protagonisti della saga, espediente che serve ai curatori del franchise a sottolineare ulteriormente l’universalità dei temi trattati. Gli appetiti di coloro che sono piuttosto ghiotti di informazioni vengono invece sfamati da alcuni oggetti di scena direttamente provenienti dal set dell’ultimo capitolo della trilogia young adult, come il tridente usato da Finnick (Sam Claflin).  Sebbene creata ad arte per soddisfare i desideri dei fan più accaniti, anche il resto del pubblico – spesso composto da annoiati genitori in veste di accompagnatori – potranno rimanere affascinati dalla mitologia dei film e dovranno riconoscere il valore di questa mostra estremamente curata e intelligente. The Hunger Games: The Exhibition sarà disponibile a Discovery Times Square fino al 3 gennaio 2016 per poi spostarsi al Palace of Fine Arts Exhibition Hall di San Francisco a febbraio.