La quarta giornata del Taormina Film Fest 2014 si apre all’insegna dell’eleganza, dello stile e dell’ironia. Il Palacongressi di Taormina, scenario di innumerevoli incontri con star ed attori provenienti da tutto il mondo, ha ospitato stavolta la Tao Class con Eva Longoria, conosciuta al grande pubblico per aver interpretato per molti anni una serie tv di grande successo dal titolo Desperate Housewifes, la serie televisiva dedicata alle “casalinghe disperate” più famose al mondo, nella quale Eva interpretava il personaggio di Gabrielle Solis, per il quale ricevette nel 2006 una nomination ai Golden Globe come migliore attrice protagonista.
L’arrivo dell’attrice statunitense, di origini messicane, è stato introdotto da una miniclip, che ha illustrato tutto il percorso artistico della Longoria, tra film, serie tv e partecipazioni ad importanti show televisivi americani, per poi fare il suo ingresso sul palco introdotta dalle parole lusinghiere del Direttore artistico del Festival, Mario Sesti, che ha dato inizio ad una lunga intervista, che si è rivelata molto diversa da tutte le altre, alle quali stampa e studenti avevano assistito fino a quel momento. Eva infatti sin da subito si è mostrata al pubblico in sala in tutta la sua naturalezza e spontaneità, regalando attimi di puro divertimento e grandi sorrisi. Una donna disponibile ed elegante nel suo tubino di pelle nero, divinamente indossato, e nei suoi sandali con tacco stiletto, senza mai apparire eccessiva. Dopo le risate impreviste dei primi minuti, ha risposto alle domande di Mario Sesti, che spaziavano dallo spettacolo, al cinema, fino ad arrivare al suo impegno politico, come sostenitrice attiva del Presidente Barack Obama, ed umanitario con la fondazione Eva Longoria Foundation, che lotta in prima linea nella difesa del diritto all’istruzione per le giovani latine negli USA. L’attrice infatti è da sempre attiva nel sociale e proprio in merito a questo suo impegno ha ricevuto, durante la serata di Gala, l’Humanitarian Taormina Awards, ospite della splendida e suggestiva cornice naturale del Teatro Antico di Taormina. Tra le tante domande alle quali ha risposto, anche alcune relative alla sua infanzia, al rapporto instaurato con le altre protagoniste della serie tv Desperate Housewifes, cosa pensasse del femminicidio e del problema dell’immigrazione.
“Da piccola chiedevo ripetutamente a mia madre se fossi stata adottata, perché ero considerata il brutto anatroccolo della famiglia, con tre sorelle alte e bionde, fisicamente diverse da me. Sono cresciuta consapevole di essere brutta, piccola e bruna e poi sono esplosa tardi al college. Ero una ‘nerd‘ intelligente e secchiona, sviluppai un atteggiamento di difesa come l’umorismo per rimediare alla mia inferiorità fisica. Ciò mi ha dato tanta forza per sopravvivere al mondo mediatico, in più essendo diventata famosa dopo i 30 anni ero già formata come donna e come persona, prima ancora di accorgermi di essere diventata una bella ragazza. Già sapevo chi ero quindi non c’è stato alcun etichettamento da parte della stampa, ero già grande con una personalità equilibrata.” “Nonostante nella serie Desperate Housewives le donne protagoniste siano in perenne contrasto tra loro, sul set invece non c’è la competizione che nel telefilm compare per esigenze di copione. Le attrici che collaborano con me sono amazing, stupende e bravissime, mi hanno aiutata insegnandomi tanto per otto anni. Sono per la solidarietà femminile, nella mia famiglia abbiamo sterminato il maschio, sono cresciuta con sorelle e zie in una cultura messicana in cui le donne hanno un ruolo predominante.”
“Purtroppo la violenza di genere è un fenomeno diffuso in tutto il mondo, in Italia come negli USA. L’unico rimedio é rendere le donne sempre più istruite per farle uscire dai limiti sociali. In Nigeria, per esempio, le ragazze vengono rapite perché vanno a scuola. I miei modelli sono sempre stati donne forti e istruite dalle quali ho imparato l’indipendenza. Ho sempre creduto che le donne cambieranno il mondo, ecco perché la mia fondazione, Eva Longoria Foundation, si occupa di istruire ragazze e formare giovani imprenditrici. Ho stanziato 1 milione di dollari per permettere loro di investire sull’imprenditoria ed aiutarle. Solo con l’istruzione le donne possono rendersi indipendenti e quindi liberare se stesse. Sono grata a mia madre e alle mie zie che mi hanno trasmesso l’importanza dello studio, è fondamentale che le ragazze che io aiuto imparino a coltivare i loro sogni, vorrei diventare un mentore per loro. Spesso la gente crede che gli attori svolgano attività filantropiche per farsi notare, ma io l’ho fatto per cambiare sul serio, per questo mi sono laureata, per poter anche essere preparata. Io sono cittadina americana prima di essere attrice.” “Mi sono battuta per l’immigrazione andando sul posto, lungo le barriere messicane, per capire cosa stesse succedendo e mi sono resa conto che la polizia e coloro che piantonano le barriere per fronteggiare, spesso con mezzi brutali, l’immigrazione, non è gente cattiva, cercano solo di tutelare gli immigrati e proteggerli dalla morte. No, non so nulla di ciò che succede in Europa e in Sicilia.”