All’interno del Far East Festival di Udine di quest’anno trovano spazio alcuni film prodotti da Johnnie To, ospite d’onore del festival e ieri abbiamo visto The Longest Nite, un thriller del 1998 dalle atmosfere noir diretto da Patrick Yau con Tony Leung, Ching Wan Lau e Maggie Siu tra i protagonisti principali. La storia vede due bande criminali in guerra fra loro stringere un’ alleanza contro un potente boss che vuole eliminarle in quanto preoccupato dei continui scontri che mettono in pericolo i suoi affari. Su il capo di una delle due gang però viene messa una taglia da 5 milioni, non si sa bene da chi. Nel mezzo dell’ intreccio si troveranno un misterioso killer ( Lau Ching Wan ) e un poliziotto corrotto ( Tony Leung ) che rischieranno le loro vite.

Fin dall’inizio tutto si svolge tra l’oscurità e le luci artificiali di Macao e dintorni, in un’atmosfera che ricorda quei film polizieschi americani degli anni ’80. Il punto debole è la sceneggiatura, povera e limitata, infatti la colonna sonora prevale nettamente sui dialoghi, rendendo alcune scene degne di un videoclip piuttosto che di un film di tal genere. Vero protagonista tuttavia, non è un conflitto tra due bande rivali, piuttosto un duello acceso e profondo tra due uomini, ognuno dei quali vuole difendere la propria vita e i propri interessi. Da una parte un poliziotto corrotto, violento ed egoista e dall’altra un misterioso criminale, che dall’inizio alla fine non fa trapelare molto sulla sua natura e le sue idee, facendo crescere la curiosità dello spettatore e il pathos del film stesso.

Tuttavia il ritmo del film rallenta troppo nella prima metà, mentre nella seconda parte finalmente si accende e comincia un po’ di pura azione, con sparatorie, esplosioni e scontri faccia a faccia tra i due protagonisti. Sicuramente Johnnie To è meglio vederlo in azione come regista che come produttore, poichè The Longest Nite come thriller pecca di poca adrenalina e coinvolgimento, risultando un prodotto sufficiente ma che punta troppo soltanto su sguardi e violenza, più che sull’intrigo, il mistero e la struttura narrativa vera e propria.

 

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