Abbiamo visto in occasione della quindicesima edizione del Far East Film Festival un terrificante film horror giapponese: The Complex. Diretto da Hideo Nakata e interpretato da Atsuko Maeda, Hiroki Narimiya, Masanobu Katsumura e Naomi Nishida The Complex racconta la storia di Asuka, una giovane ragazza trasferitasi con la famiglia in un tetro complesso residenziale. Disabituata alla monotonia del posto Asuka inizia una vita lenta e monotona ma la situazione peggiora quando scopre tramite alcuni sinistri rumori il cadavere del vicino. Angosciata dai sensi di colpa per non aver aiutato il vicino quando ancora in vita Asuka teme di venire perseguitata dallo spirito dell’uomo. Riuscirà a sopravvivere alle terribili vicende del complesso residenziale in cui è andata a vivere? E soprattutto lo spirito del vicino di casa sarà solo l’epilogo oppure il tragico prologo di una vicenda ben più grande e misteriosa?
Dopo i deboli ma interessanti esordi americani di The Ring 2 e Chatroom Hideo Nakata torna al mercato giapponese per realizzare una affascinante ma confusa ghost story: The Complex. Scritta da Junya Kato e Ryuta Miyake The Complex parte in quarta con una storia ripetitiva ma intrigante e finisce in un miscuglio di generi senza colore e forma. Non si può iniziare un film come The Grudge, continuarlo come Il Sesto Senso e concluderlo come i vecchi b-movie anni ’90: la forza di The Ring consisteva proprio nella eccezionale linearità della storia, spaventosa proprio perché perfettamente comprensibile a tutti. Hideo Nakata invece, preso forse da qualche eccesso di autostima, realizza un’opera che tenta di unire il dramma melenso, il thriller psicologico e il film di fantasmi con l’unica conclusione di fallire in tutti e tre i generi citati. Ovviamente Nakata, come anche Shimizu, è un autore quindi anche in questo debole e forzato The Complex è possibile ritrovare dettagli interessanti: la scena in infermeria ad esempio rispecchia tutto l’orrore della saga di Ringu. Ma è veramente difficile trovare del buono in questo monotono e noioso The Complex. La sceneggiatura è debole,la regia è piatta e gli attori sono mono-espressione. Forse è arrivata l’ora per Hideo Nakata di staccarsi dallo spettro di The Ring per approcciarsi a nuove e spaventose vie cinematografiche.
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