Il TFF ci presenta Infinitely Polar Bear di Maya Forbes, già passato al Sundance, un incantevole, divertente e commovente film di ispirazione autobiografica.
Ambientata alla fine degli anni Settanta, in una Boston ancora legata ad una cultura totalmente wasp, ecco la storia di Cameron (Mark Ruffalo), bianco, di ottima famiglia, afflitto da una pesante sindrome bipolare, della moglie Maggie (Zoe Saldana), afroamericana, e delle loro figlie Amelia (Imogen Wolodarsky, figlia dodicenne della regista) e Faith (Ashley Aufderheide). La loro serena vita familiare viene sconvolta da una forte crisi della sindrome maniaco depressiva di Cam, che subisce un lungo ricovero e in seguito si trasferisce in una casa di accoglienza. Le difficoltà economiche (la famiglia di Cam è ricca per nascita, ma tenuta al guinzaglio da un’anziana nonna dispotica che gestisce l’unico fondo fiduciario familiare) costringono Maggie e le ragazzine a vivere in una casa popolare, ma la madre desidera qualcosa di più per le sue figlie, un’istruzione di alto livello per il loro domani. C’è un’unica, apparentemente folle, soluzione possibile: Maggie andrà a New York con una borsa di studio per un master, sperando di trovare poi un lavoro migliore, e Cam si occuperà delle figlie…
La surreale relazione di Cam con le bambine, fatta di amore sincero, ansia e folle creatività, è il perno di una storia perfettamente costruita, tanto semplice quanto profonda, divertente ed emozionante. Nel corso di un anno con le figlie, Cam sperimenta gioia e frustrazione, fallimento e successo, in un rapporto complesso dove il padre a volte diventa un bambino, ma riesce infine a crescere proprio grazie all’amore per la moglie e le ragazzine, e al senso di responsabilità che sente comunque crescere dentro di sé. Magistrale e sensibile l’interpretazione di Mark Ruffalo, che ha reso con grande naturalezza le infinite sfaccettature di una personalità oscillante, senza cadere nella trappola dell’eccesso ma cesellando ogni sfumatura del carattere di Cam, lavorando anche su vecchi filmati amatoriali della famiglia Forbes. Tutto il cast comunque tiene perfettamente il passo di Ruffalo, dall’ottima Zoe Saldana alle piccole Imogene Wolodarsky e Ashley Aufderheide.
La 45enne Forbes (già sceneggiatrice di vari film, tra cui Mostri contro Alieni), nel timore che un estraneo potesse giudicare la sua famiglia in maniera scorretta, ha deciso di girare personalmente la storia di questo suo padre molto particolare, capace di lasciarla sola nel cuore della notte con la sorellina (China Forbes nella realtà, cantante della band Pink Martini), ma anche di giocare con loro all’infinito, e di stimolare la sua forza creativa. “Volevo che fosse una storia sull’amore” ha dichiarato al L.A.Times. “Mio padre mi ha insegnato molto. Mi diceva di essere audace, di prendermi dei rischi. E mia madre è stata un grande modello per me. Era davvero in difficoltà, ma desiderava per noi una vita migliore”. E Forbes è riuscita davvero nel suo intento di coniugare con profondità ed ironia tutte le contraddizioni della sua vicenda, che riesce a vedere con occhi di bambina e comprensione matura, già a partire dal titolo così particolare, Infinitely Polar Bear, che gioca sul fraintendimento del termine Bipolar da parte di una delle bambine. Ci auguriamo trovi una distribuzione in Italia.