Presentato fuori concorso al Torino Film Festival è Ruby Sparks, la commedia romantica diretta dalla coppia registica Valerie Faris e Jonathan Dayton, che pochi anni fa avevano conquistato pubblico e critica con il bizzarro e adorabile Little Miss Sunshine. Paul Dano interpreta Calvin, un giovane scrittore che ha raggiunto un notevole successo grazie al suo primo libro pubblicato, ma non riesce a trovare l’ispirazione per una nuova storia e riportare l’equilibrio nella sua vita personale e professionale. Una notte i suoi sogni sono invasi da una misteriosa figura femminile che, piano piano, assume le sembianze di Ruby Sparks, una sorta di ragazza ideale che rompe il confine dell’immaginazione e diventa una persona reale. Calvin comincia a scrivere di lei e ogni sua parola rispecchia perfettamente le azioni, le emozioni e le battute di Ruby, interpretata da Zoe Kazan, nipote del famosissimo regista e autrice del libro che ha ispirato il film.
Ruby Sparks è una commedia incentrata sulla dualità di un amore reale e un amore platonico, raccontata con tenerezza, magia ma anche una notevole intensità. Tra il giovane scrittore e la sua creazione nasce un rapporto forte, simbiotico e surreale che ripercorre un po’ le varie fasi di un rapporto di coppia normale. L’innamoramento, la complicità, la dipendenza l’uno dall’altro, ma anche le discussioni, lo scontro di diversi punti di vista e l’apparentemente inevitabile distacco. La trama procede grazie a scene intrise di una bizzarra e simpatica ironia, racchiusa soprattutto nella sceneggiatura ricca e fresca, che non perde mai il ritmo. Si respira un’ atmosfera che ricorda le commedie più riuscite di Woody Allen, e i due interpreti si ritrovano perfettamente nei loro rispettivi ruoli, creando la giusta alchimia sullo schermo che emoziona, sorprende e scalda il cuore. I registi di Little Miss Sunshine tornano con uno dei migliori film di questi ultimi anni, che uscirà nelle sale italiane il prossimo 6 Dicembre 2012.
Il tema della creazione di un essere ideale è stato affrontato molte volte dalla letteratura al cinema, ripercorrendo le linee del famoso Pigmalione o quelle più ironiche di My Fair Lady con Audrey Hepburn nei panni di una semplice fioraia plasmata e resa una donna elegante e colta da un professore inglese. Ma, anche se lo spunto narrativo ha una base che può risultare già nota, i registi Faris e Dayton sono riusciti a realizzare un film originale, fluido e delicato, distinguendosi sempre per il loro particolare pregio di raccontare storie leggere e simpatiche, inserendo tuttavia momenti importanti ed emotivamente legati al melò, che donano quel particolare spessore all’intero film.
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