Quattro piccoli racconti di celluloide per raccontare in maniera personale il Portogallo. Centro Histórico, nel suo gioco di parole, presentato nella sezione CineMAXXI di questo nuovo Roma Film Festival, gioca con la memoria storica di un paese, su più livelli e in dimensioni differenti. Quattro autori europei, quattro sguardi non solo portoghesi, per guardassi indietro. Kaurismäki che ci racconta come cambiano i tempi attraverso l’esperienza di un vecchio oste di Guimarães.

Pedro Costa, che ci racconta il rimorso e il tormento dell’anima di un rivoluzionario, nel suo claustrofobico, simbolico Lamento de vida joven. Victor Erice con un commovente documentario/appunti per un film, in cui racconta e fa raccontare agli ex operai la vita della fabbrica tessile più grande d’Europa. E in fine, Manoel de Olivera, che ricorda l’era dei conquistadores. Piccole opere fortemente personali, inserite in una raccolta disomogenea, che vogliono giocare con semplicità con la memoria di un paese poi non tanto piccolo nell’Europa del passato e del presente.

Enhanced by Zemanta