Festival di Roma: Il volto di un’altra, la conferenza stampa

Il volto di unaltra, diretto da Pappi Corsicato,è il secondo film in concorso al 7.RFF. Particolare omaggio al cinema, da Lasso nella manica di Billy Wilder, passando per Gli occhi senza volto di Georges Franju, fino al Grande Lebowski, l’ultimo film di Corsicato è una critica all’odierna società tutta presa dall’apparenza .Distribuita prossimamente da Officine Ubu, la pellicola è stata presentata stamane dal regista e dagli interpreti Laura Chiatti, Alessandro Preziosi, Iaia Forte e Lino Guanciale. In conclusione la Chiatti rivela di essersi ritoccata il seno.

 D:”Le suggestioni del tuo film provengono dai classici del cinema? Ci puoi dire qualcosa in più sulle scene in bianco e nero?”

Pappi Corsicato:”Sicuramente è composto da varie citazioni, ma queste devono diventare un’aggiunta alla storia e al messaggio del film, non il centro. Le scene in bianco e nero sono il clou della finzione.”

D:”Come mai Bella viene salvata?”

P.Corsicato:” Potrei dare più risposte a questa domanda. Il finale è molto aperto. Io a volte penso che lei esca dalla sua vicenda più carica di prima, oppure che diventi una santa, ma ad un finale del genere non crede nessuno.”

D:”Ci spiega il senso del sogno finale?”

P.Corsicato:”A me piace divertirmi quando faccio un film e spero sempre che questo arrivi al pubblico. Il cervo, oltre ad essere divertente per me, rappresenta un momento di speranza, unione con la natura e una presa di coscienza dell’umanità. Ma forse non è così.”

D:”Per Laura Chiatti e Iaia Forte, ci dite qualcosa in più sui vostri personaggi?”

 Laura Chiatti:”È difficile giudicare i personaggi che si interpretano. Io ho accettato di fare questo personaggio, per mettermi in gioco con una recitazione realistica ma allo stesso tempo antinaturalistica. Per me è stato difficile perché non ho una preparazione teatrale, vado ad istinto. Bella è un personaggio pirandelliano, una donna pronta ad accettare di non avere più quel volto, a giocarci per soldi e successo. Pensa di potersi redimere alla fine, ma si rende conto che in realtà lei è così.”

Iaia Forte:” C’è sempre del divertimento nel rappresentare un personaggio cattivo e poi interpretare un ruolo non naturalistico nel cinema italiano è un piacere. Vestire i panni di una suora cattiva è stato un grande divertimento e lavorare con Pappi è stata una grande gioia.”

D:”Possiamo definire Bella una nuova eroina moderna?”

P.Corsicato:”È una che prende delle posizioni, è propositiva.”

 L.Chiatti:”Umanamente no, ma dipende dai traguardi che uno si pone.”

D:”Chi è il personaggio di Preziosi? Una sorta di Faust uscito dalla tv o da un giornale scandalistico?”

P.Corsicato:”È molto più semplice. I chirurghi così ci sono davvero in giro, non è quindi tanto lontano dalla realtà.”

Alessandro Preziosi:”Il mio personaggio sembra un punto di conflitto con l’universo femminile. L’uomo è stato affrontato come una proiezione della donna in questo film, quindi il personaggio di René offre uno spunto sul disagio dell’uomo nella società odierna.”

D:”Laura, la lettura della sceneggiatura ha suscitato una riflessione sulla tua immagine e sulla tua essenza?”

L.Chiatti:”Il film vuole comunicare che essere e apparire sono ormai la stessa cosa. Se non facessi questo mestiere, non mi interesserebbe nulla dell’apparenza. Questo lavoro ti addossa una responsabilità enorme: se non sei attento alla perfezione, vieni massacrato  e sei costretto a mostrarti sempre al meglio.”

P.Corsicato:”Laura non ha quel vezzo tipico di molte attrici di guardarsi e sentirsi eccezionale. Per un regista avere un’attrice che si comporta così, anche in maniera inconsapevole è piacevole.”

D:”La battuta dei tacchi chi l’ha inventata?”

L.Chiatti:”Preferirei donare un rene piuttosto che mettermi le ballerine è mia, Pappi l’ha colta e l’ha inserita. Non è superbia, ma avendo un’altezza media, mi sento meglio quando indosso i tacchi alti.”

D:”Laura sei favorevole alla chirurgia estetica?”

L.Chiatti:”Chi, io? Ma no! Però dopo aver perso 4 chili sul set, ho perso le mie forme allora ho deciso di fare un piccolo ritocco al seno. Forse il film mi ha un po’ influenzato (scherza n.d.r.).