Chi di voi non ha amato e sognato con il film La storia infinita, un cult degli anni ’80? A distanza di quarant’anni ecco che fine hanno fatto i protagonisti di questa storia fantasy che è riuscita a conquistare intere generazioni.
Era il 1984 quando uscì per la prima volta al cinema, il celebre film cult La storia infinita. Il protagonista, Bastian era un giovane ragazzo che riusciva a trovare una via di fuga dalla realtà, solo attraverso i libri. A cambiare per sempre la sua vita, sarà un libro in particolare che lo farà diventare protagonista della storia che sta leggendo.
L’eroe Areyu (Noah Hathaway) in viaggio verso Fantasia, sta cercando un mezzo che possa fermare il Niente, una forza oscura che sta facendo scomparire il suo mondo. Lungo questo percorso, incontra diverse tipologie di creature e persone fantastiche. Oggi, a distanza di 40 anni, per celebrare l’uscita di questa pietra miliare del cinema fantasy, scopriamo che fine hanno fatto i protagonisti de La storia infinita.
Barret Oliver alias Bastian Balthazar Bux
Diventato ormai un uomo, Oliver Barret è diventato uno storico della fotografia specializzato in tecnologia fotografica del XIX secolo. I suoi studi gli hanno permesso di pubblicare un libro sul processo di stampa Woodburytype dell’epoca. Accantonando per un momento questo aspetto, Oliver nel campo del cinema ha preso parte solo al cortometraggio Frankenweenie di Tim Burton e successivamente Daryl e Cocoon diretti da Ron Howard.
Per concludere la sua esperienza davanti alla cinepresa, Oliver ben presto decise di allontanarsi dal mondo patinato dopo aver preso parte a Scene dalla lotta di classe a Beverly Hills nel 1989. Ed infine, nel 2012 la sua ultima esperienza nel campo della recitazione è stata in In The Usual Manner.
Noah Hathaway alias Atreiu
Lui è stato un giovanissimo eroe ne La Soria Infinita, diviso tra la tragica morte del suo cavallo e la continua lotta contro le forze della distruzione esistenziale. A differenza di altri colleghi, Noah Hathaway era già ben noto prima di prendere parte a questo film, grazie a Battlestar Galactica (1978) e successivamente per aver preso parte a serie popolari come Mork & Mindy; Chips e La Famiglia Bradford.
La sua ultima apparizione davanti alla telecamera risale al 1986 con il film Troll. Verso il 2012 ha ripreso gradualmente a far parte del mondo dello spettacolo, con un ruolo nel film Sushi Girl; per poi tornare nel 2016 a vestire nuovamente il celebre ruolo di Atreiu de La Storia Infinita per uno spot pubblicitario per Spotify.
Tami Stronach alias L’Infanta Imperatrice
Per Tami Stronach è stata la prima esperienza come attrice quando venne chiamata per interpretare il ruolo della dolce Infanta Imperatrice. Come dichiarato in alcune interviste, per lei è stato un vero colpo di fortuna per la sua carriera, anche se nella vita ha preferito coltivare la passione per la danza in maniera professionale.
Dopo aver studiato al college e alla scuola di specializzazione, adesso gestisce la sua compagnia di danza a New York, cercando di stare il più possibile, lontano dal mondo dello spettacolo di Hollywood. In campo cinematografico, la Stronach e il marito Greg Steinbrugner hanno dato vita a un film fantasy intitolato L’uomo e la strega: La danza dei mille passi, dedicato a un ritorno al passato con il coinvolgimento degli anni ’80, come per esempio Christopher Lloyd.
Deep Roy – Teeny Weeny
Siamo al cospetto di un attore che nonostante si sia prestato a molte produzione di serie tv e film, in pochi erano a conoscenza della sua vera identità. Originario del Kenya, la sua carriera è iniziata negli anni ’70 con il film dei Muppet, Flash Gordon, Star Wars: Episodio V – L’Impero colpisce ancora e The Dark Crystal.
Il ruolo di Teeny Weeny per tanto, è arrivato dopo 10 anni dal suo esordio al cinema, continuando poi a lavorare in ruoli più marginali e come stuntman. Tuttavia, i più piccoli si ricorderanno di lui per aver vestito i panni di tutti gli Oompa – Loompa nel film Willie Wonka e la fabbrica di cioccolato diretto da Tim Burton.
Tilo Prückner alias il Maghetto
Per chi ha visto e rivisto La Storia Infinita, sapranno che dietro l’attore Prückner c’erano ore e ore di trucco per il personaggio del Maghetto. La carriera iniziata alla fine degli anni ’60, gli ha permesso di recitare in oltre 200 produzioni. A dire il vero, lavorando sempre in produzioni europee, per il buon Tilo, il mondo della recitazione è stata il suo porto sicuro fino a poco prima di passare a miglior vita, avvenuta il 2 luglio del 2020, all’età di 79 anni.
Gerald McRaney alias il signor Bux
Il signor Bux conosciuto come il padre di Bastian nel film fantasy, dopo questo ruolo ha preso parte a diversi progetti di successo sul piccolo e grande schermo. Iniziando con ruoli minori, via via si è saputo distinguere soprattutto nel mondo della televisione. In particolare, con le otto stagioni della serie Simon & Simon; la figura paterna nella sitcom Major Dad per poi guadagnare ruoli più incisivi come ne Il tocco di un angelo, Terra Promessa, Deadwood e Jericho.
Ultimamente, ha ottenuto anche una candidatura agli Screen Actors Guild per aver preso parte alla serie House of Cards e portato a casa un Primetime Emmy Awards per aver interpretato il ruolo del Dottor Nathan Katowski nella serie This is Us.
Alan Oppenheimer alias Rockbiter, Falkor e G’mork
Dietro ai personaggi non umani del film La Storia Infinita c’è il doppiatore Alan Oppenheimer che nel corso della sua carriera ha avuto moltissime esperienze davanti alle telecamere. Ma il suo vero estro è davanti al microfono con la sola voce. Alcune delle produzioni più importanti, nelle quali è stato coinvolto sono Flash Gordon, Ghostbusters, La leggenda del Principe Valiant e The Transformers. Ultimo, in ordine cronologico, il doppiaggio di King Grayskull nei tre episodi della serie He-Man and the Masters of the Universe per Netflix.
Sydney Bromley alias Engywook
Lo gnomo scienziato Engywook interpretato da Sydney Bromley, si rivela essere uno dei personaggi più incisivi nella storia, riuscendo ad aiutare Atreyu a superare la Porta degli Enigmi. Raggiungere questo obiettivo, significa poter andare direttamente dall’Oracolo del Sud. Sembra incredibile, ma all’epoca, pare avesse già 40 anni di carriera alle spalle.
Di fatti, questo venne considerato il suo ultimo lavoro, visto che nel 1987 morì all’età di 78 anni. Fu una perdita molto sentita nel mondo dello spettacolo, soprattutto perché era uno tra i miglior interpreti del mondo letterario di Shakespeare.
Thomas Hill alias Carl Conrad Coreander
L’attore Thomas Hill oltre ad aver preso parte nel ruolo del bibliotecario onnisciente Carl Conrad Coreander nel primo film, appare anche nel sequel degli anni ’90, intitolato La Storia Infinita 2. Diviso tra cinema e serie tv, nel 1982 prende parte al film Firefox – Volpe di fuoco diretto da Clint Eastwood, nel quale interpreta il Generale Brown.
Nella carriera, oltre al personaggio del lungometraggio fantasy degli anni ’80, il suo ruolo più importante è quello di Jim Dixon nella serie Newshart, interpretandolo per ben 33 volte tra il 1982 e il 1990. La sua ultima fatica risale a un episodio di Law & Order del 1993, prima di morire nel 2009 all’età di 81 anni.
Moses Gunn alias Cairone
La critica all’epoca era in trepidante attesa di vedere l’attore Moses Gunn interpretare il ruolo dell’Imperatore Cairone. Famoso per aver recitato nella celeberrima serie La casa nella prateria, Firestarter e Shaft, al momento però, il personaggio più acclamato sembra essere quello di Kintango in Roots. Un riconoscimento che venne anche consacrato da una nomination agli Emmy. Come per altri colleghi, anche Moses Gunn ci ha lasciati nel 1993 all’età di 64 anni.
Patricia Hayes alias Urgl
Ed infine, troviamo Patricia Hayes, interpretare un’altro gnomo irascibile che si trova ad aiutare Atreyu nella sua missione finale. L’attrice di origine britannica per oltre 50 anni aveva lavorato nel mondo della recitazione prima di approdare a questa produzione.
Tra i film più importanti presenti nella sua filmografia, troviamo Un pesce chiamato Wanda, Willow e la serie Till Death Do Us Part. La Hayes si è spenta nel 1998 all’età di 88 anni nel modo più sereno e tranquillo possibile, secondo la testimonianza del figlio Richard.