Hotel Transylvania 2, la recensione di un sequel mostruosamente divertente

Dracula

, Frankenstein, la Mummia, l’Uomo Lupo e l’Uomo Invisibile tornano al cinema il prossimo 8 ottobre nell’attesissimo Hotel Transylvania 2. Diretto ancora una volta da Genndy Tartakovsky e doppiato nella versione originale da Adam Sandler, Selena Gomez, Kevin James, Steve Buscemi e David Spade e in quella italiana da Claudio Bisio, Cristiana Capotondi e Paolo Villaggio, Hotel Transylvania 2 inizia esattamente dalla fine del primo divertentissimo capitolo. Mavis e Jonathan si sono sposati e dalla loro unione è nato il piccolo Dennis, un bambino che, nonostante abbia ereditato i geni umani del padre, è la gioia di nonno Dracula, che vede nel nipote l’erede della sua dinastia. D’altra parte Mavis è più che convinta che Dennis non sia un vampiro e, preoccupata della affettuosa aggressività degli abitanti dell’hotel, decide di trasferirsi in California per crescere il bambino tra gli esseri umani. L’unico modo che Dracula ha di impedire a Mavis ed alla sua nuova famiglia di abbandonare la Transylvania è far spuntare i mitici canini a Dennis. Un obiettivo che, il vampiro più temibile di tutti i tempi, cercherà di portare a termine con l’aiuto dei suoi storici amici mostri…

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Formula che vince non si cambia. Sembra questo il motto di Genndy Tartakovsky, regista del primo divertentissimo capitolo e autore di un sequel che profuma più di reboot che di effettiva continuazione della saga. Tornano infatti la colonna sonora di stampo pop, l’umorismo audace (non dimentichiamo che Adam Sandler oltre a prestare la voce a Dracula è anche sceneggiatore del film) e, ovviamente i “temibili” mostri che, dopo aver fatto la fortuna del cinema dell’orrore, sono divenuti ora i protagonisti di una delle saghe più divertenti del cinema di animazione. Ebbene sì, il ghiotto Blob, il terribile Uomo Lupo, la fantomatica Mummia, il crudele Dracula e tutti gli abitanti dell’Hotel Transylvania non terrorizzano più nessuno; i “semplici spaventi” e il “classico Bu!” non catturano l’interesse di un pubblico più assetato di sangue del Principe delle Tenebre, così l’unica alternativa è quella di “riciclare” i medesimi personaggi in una chiave inedita e ironica. Un obiettivo che Hotel Transylvania 2 porta a termine grazie ad un umorismo talmente dissacrante da rendere la saga unica nel suo genere. Ma il film di Tartakovsky, oltre a divertire, regala anche una animazione curata nel minimo dettaglio, una soundtrack dominata da hit del momento come I’m in Love with A Monster delle Fifth Harmony e una versione a tinte horror/comedy degli Avengers che riunisce tutti i mostri della storia del cinema. Punti di forza che trasformano un divertente film come Hotel Transylvania in una saga di cui non vediamo già l’ora di vedere altri capitoli.

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By Carlo Andriani

Segnato da un amore incondizionato per la settima arte, cresciuto a pane e cinema e sopravvissuto ai Festival Internazionali di Venezia, Berlino e Cannes. Sono sufficienti poche parole per classificare il mio lavoro, diviso tra l’attenta redazione di approfondimenti su cinema, tv e musica e interviste a grandi personalità come Robert Downey Jr., Hugh Laurie, Tom Hiddleston e tanti altri.

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