Il 22 settembre verrà distribuito da Warner Bros nelle sale italiane I magnifici 7, il remake dell’omonimo capolavoro di John Sturges del 1960. Diretto da Antoine Fuqua e interpretato da Denzel Washington, Chris Pratt, Ethan Hawke, Vincent D’Onofrio, Peter Sarsgaard e Matt Bomer, I magnifici 7 racconta la storia di sette cacciatori di taglie arruolati dalla comunità di Rose Creek per uccidere Bartholomew Bogue (Peter Sarsgaard), un magnate che tiene in scacco la città.
Il ritorno del Far West
Dopo Il Grinta dei fratelli Coen e Django Unchained di Quentin Tarantino, un altro classico del Far West cinematografico torna su grande schermo. Il remake riprende i punti di forza della pellicola originale tra cui i sette fuorilegge pronti a morire, il tema musicale di Elmer Bernstein (rivisto e corretto dal premio Oscar James Horner, qui alla sua ultima collaborazione prima della tragica scomparsa avvenuta nel giugno 2015) e lo spirito del cinema western, attualizzato da Fuqua secondo le linee guida dell’action contemporaneo. I magnifici 7 è un blockbuster ambientato nell’America dei primi del XIX secolo, dove si beveva alcol a tutte le ore e il duello era l’unico svago. Nonostante la confezione impeccabile, il remake de I magnifici 7 cela il calore originale dietro l’estetica coinvolgente e la fredda caratterizzazione dei personaggi. Compensa la fragilità emotiva il ritmo che, tra ironia e spettacolarità, regala 130 minuti di puro intrattenimento. Il risultato è un rifacimento che, non sconvolgendo l’originale, convince gli appassionati del classico di Sturges e avvicina i giovani al western.
Chris, il magnifico
Che cosa succederebbe se Star Lord piombasse nel Far West? Reduce dal successo de I guardiani della galassia e Jurassic World, Chris Pratt interpreta Josh Faraday, uno sbruffone che sa come catturare l’attenzione delle donzelle, sparare a chi lo contraddice e regalare al pubblico l’immancabile ironia dei suoi personaggi. Nonostante lo spettacolare cast composto da Denzel Washington, Ethan Hawke, Vincent D’Onofrio, Peter Sarsgaard e Matt Bomer, Chris Pratt ruba la scena con l’unico anti-eroe degno di nota; un tocco moderno a un remake classico che riflette la poliedricità dell’attore statunitense. Riuscirà il Pratt’s Touch a trasformare I magnifici 7 nell’ennesimo trionfo al box office mondiale? L’impresa è difficile ma non impossibile considerata l’operazione sviluppata nei minimi dettagli, dalla scelta degli attori all’attualizzazione di un mito cinematografico tanto amato quanto intramontabile. Come sappiamo, difficilmente i remake non deludono le aspettative e I magnifici 7 era un progetto ricco di ambizioni e rischi. Eppure Fuqua, con l’impeccabile semplicità narrativa (e stilistica) che lo contraddistingue, realizza un’opera onesta e coinvolgente che riporta in vita il classico dei classici del cinema western.