Io e Lei, la recensione del film di Maria Sole Tognazzi

Dopo Viaggio Sola, Maria Sole Tognazzi torna a lavorare con Margherita Buy per il nuovo film Io e Lei, nelle sale italiane dal 1° Ottobre. “Volevo tanto lavorare di nuovo con Margherita e a Cannes mi è capitato poi di incontrare Sabrina (Ferilli). Quando sono tornata a casa ho acceso la tv e ho visto per caso delle scene da Il Vizietto e l’ho interpretato come un consiglio che veniva dall’alto. Credo sia la prima storia d’amore italiana tra due donne contemporanee che io ricordi negli ultimi anni al cinema” ha spiegato la regista che, con questo film, racconta un amore diverso con delicatezza e semplicità.

Federica e Marina vivono insieme da cinque anni, e sono due donne completamente diverse che si amano e condividono una normale quotidianità. Federica è un architetto affermato, è divorziata e ha un figlio, ma mostra ancora un certo disagio nel dimostrare la sua relazione omosessuale in pubblico. Marina è un’imprenditrice determinata ed ironica, sicura delle sue scelte e di se stessa, fino a quando la sua dolce metà non entra in crisi tradendola con un uomo. Federica, infatti, rimane vittima di una confusione personale che la mette alla prova e deve riuscire a capire la sua vera natura e la soluzione che la rende davvero felice. Come qualsiasi altra commedia romantica, Io e Lei ripercorre i passi più classici di una storia d’amore, dall’innamoramento e la stima reciproca, fino ai primi segnali di crisi che devono confermare la solidità della coppia o virare verso l’abbandono e la fine di un sentimento esaurito. Nonostante le protagoniste siano due donne e quindi sia inevitabile la riflessione sul tema dell’omosessualità, Maria Sole Tognazzi non sceglie di affrontare le solite problematiche socio-politiche dell’argomento, limitandosi a disegnare una naturale intimità tra due persone che si vogliono bene e portano avanti la loro vita insieme, tra alti e bassi. Alcune storie d’amore omosessuali che sono passate recentemente sul grande e piccolo schermo con grande successo, come La Vita di Adele e The Normal Heart, hanno spinto sull’essenza di un rapporto costruito sul dolore o sull’intimità sessuale dei protagonisti. Io e Lei invece segue le linee della commedia sentimentale più classica, puntando molto sulla componente ironica e romantica della situazione, senza trasformare i personaggi in macchiette o caricature. “Spesso gli omosessuali sono raccontati come protagonisti di una storia tragica o solo per la loro diversità, diventando una sorta di macchiette utili solo per una situazione comica. Noi abbiamo voluto dargli una tridimensionalità, metterle in un film come protagonisti con tutte le sfumature del loro mondo. Per noi era molto importante. Creare quindi una storia per tutti per raccontare questo mondo da vicino e non in modo riduttivo” ha sottolineato Francesca Marciano che ha firmato la sceneggiatura insieme ad Ivan Cotroneo.

io e lei film 

Io e Lei è un film delicato ed elegante, da guardare anche solo per la coppia Ferilli-Buy che crea un’alchimia irresistibile sulla scena. Il contrasto e le loro diversità caratteriali creano un equilibrio esilarante e carismatico che coinvolge lo spettatore in una storia dal ritmo fresco e dinamico, anche grazie ad una sceneggiatura lineare e brillante.  Il film di Maria Sole Tognazzi accende una riflessione in punta di piedi sui diritti legati al mondo omosessuale in tutte le sue sfumature, ma sottolinea anche che non è necessario irrompere nel pensiero collettivo con immagini esplicite o drammatiche per lasciare il segno. Qui il sorriso leggero e sincero accompagna momenti più riflessivi, accendendo comunque una luce su un argomento che in Italia è ancora al centro di polemiche e dibattiti in cui vige l’ignoranza.

Qui potete vedere la VIDEO INTERVISTA a Maria Sole Tognazzi.

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By Letizia Rogolino

Il cinema e la scrittura sono le compagne di viaggio di cui non posso fare a meno. Quando sono in sala, si spengono le luci e il proiettore inizia a girare, sono nella mia dimensione :)! Discepola dell' indimenticabile Nora Ephron, tra i miei registi preferiti posso menzionare Steven Spielberg, Tim Burton, Ferzan Ozpetek, Quentin Tarantino, Hitchcock e Robert Zemeckis. Oltre il cinema, l'altra mia droga? Le serie tv, lo ammetto!

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