Ricomincio da Tre torna al cinema: ricordiamo le migliori scene di Massimo Troisi

Dopo il 40° compleanno del film Qualcuno volò sul nido del cuculo, è il momento di festeggiare un film tutto italiano, che da nord a sud è riuscito a farsi amare e a far divertire il pubblico (dai grandi a piccini) di tutta Italia. Artefice di tutto questo è stato un uomo semplice, con i capelli arruffati e neri, fisico snello, occhi che sapevano parlare anche senza parole, il tutto unito ad un’enorme dose di umiltà e talento: Massimo Troisi.  

troi

Ricomincio da Tre, giunto nelle sale cinematografiche di tutta Italia, dopo ben 35 anni torna sul grande schermo il 23 e 24 Novembre in versione restaurata. Questo, insieme alle altre pellicole di Troisi, è senza dubbio uno di quei film che fa sempre piacere rivedere. La maestria del regista e attore napoletano, è stato quello di raccontare la vita di tutti i giorni delle persone normali. Scomparso prematuramente a seguito di una malattia, all’età di 44 anni, ha segnato una enorme voragine nel cinema italiano contemporaneo. La sua comicità, il suo sguardo malinconico e il suo modo di parlare, a tratti insicuro pur esprimendo concetti pieno di significato, è l’immagine che tutti hanno davanti agli occhi quando si parla di lui. È uno di quei personaggi che resteranno indelebili nel cinema nostrano, molto probabilmente l’unico a non avere ancora un erede in senso artistico, nonostante i tentativi di molti colleghi partenopei. L’occasione di rivedere questo film  è un regalo per chi ha sempre amato Troisi, ma rappresenta soprattutto un invito per i più giovani, che molto spesso ignorano i film italiani, che meritano di essere visti almeno una volta nella vita. Film del 1981, tra gli altri interpreti che hanno segnato il successo di questo film, ci sono Lello Arena, Fiorenza Marchegiani, Marco Messeri, Renato Scarpa e Laura Nucci. Divertente è lo scambio di battute avvenuto tra Massimo Troisi e Lello Arena, sottolineando l’ispirazione per il titolo del primo film come regista per  Troisi:

« Troisi: Chell ch’è stato è stato… basta, ricomincio da tre…
Arena: Da zero!…
Troisi: Eh?…
Arena: Da zero: ricomincio da zero.
Troisi: Nossignore, ricomincio da… cioè… tre cose me so’ riuscite dint’a vita, pecché aggia perdere pure chest? Aggia ricomincià da zero? Da tre! »

Ma Troisi non è solo Ricomincio da Tre, è tanto altro. Nonostante la breve carriera, è riuscito a collezionare continui successi sia di pubblico e sia ufficiali attraverso David di Donatello, Nastro d’Argento, Grolla d’oro e tanti altri premi. Catalogare la cinematografia del regista e attore napoletano, non è una cosa semplice. I suoi film, a differenza di molti colleghi, hanno quel tocco che li differenzia l’uno dall’altro. Seppur l’argomento centrale è per la maggior parte delle sue opere, l’amore, il modo con il quale affronta questo sentimento, attraverso la sua comicità, le sue parole borbottate, i suoi occhi timorosi e i suoi pensieri riesce a rendere tutto delicato e diverso in ogni storia. Un’ipotetica e personale Top 5 delle scene più belle, divertenti e significative dei film di Massimo Troisi potrebbe essere questa:

  1. Pensavo fosse amore…invece era un calesse: è la scena finale del film, con la canzone Quando di Pino Daniele, scritta appositamente per il film. Troisi si accorge che l’amore svanito per la sua futura moglie, ad un passo dalle nozze, non era opera di una “fattura”, ma semplicemente del suo cuore.

  1. Il Postino: quando Troisi recandosi dal poeta Pablo Neruda, ammette di essersi innamorato di Beatrice e il poeta paragona questo sentimento ad una malattia alla quale c’è rimedio. Ma questo è l’ultimo pensiero che sfiora il timido postino, il quale confessa di non voler guarire da questa malattia.

  1. Non ci resta che piangere: in coppia con Roberto Benigni, in questa clip, prendendo spunto da Totò e De Filippo, scrivono una lettera a Savonarola in stile Malafemmina, il tutto correlato da abiti del 1500. Risate assicurate! 

  1. Ricomincio da tre: la scena in questione vede Massimo Troisi scambiare delle battute sull’amore tra uomo e donna con Robertino, un uomo adulto che ha un solo problema nella vita: la mamma. Dopo avergli detto tutte le cose belle della vita che si sta perdendo, restando sempre a casa con la mamma, Troisi arrivato all’esasperazione non le manda a dire a lui e a “mammina”.

  1. Scusate il ritardo: questa scena riguarda il dilemma sollevato da Troisi, riguardo il fatto che la Madonna faccia notizia e meta di pellegrinaggio, solo quando piange e mai quando ride, anche se non è mai avvenuto un evento del genere.

A 20 anni dalla sua scomparsa, è sempre bello rendere omaggio ad un artista come lui, ancor di più se lo si fa attraverso i suoi film, che siano da attore o da regista. Il segreto del successo di Troisi, fu la bravura con la quale riuscì a trasformare le sue insicurezze, in punti di forza, rendendolo grande ed indimenticabile ancora oggi!