Abbiamo incontrato in occasione della 42esima edizione del Giffoni Film Festival la celebre teen star del momento: Dianna Agron. Protagonista indiscussa di una delle serie più amate degli ultimi anni, Glee, la Agron ha risposto con dolcezza, simpatia e un pizzico di ironia alle numerose domande della stampa e del pubblico italiano in quella che è stata al Giffoni Film Festival un vera e propria giornata Gleek.
Che tipo di adolescente eri?
Cantavo nella scuola, avevo degli amici ma non ero una ragazza in jeans, maglietta e nessuno mi moriva dietro. Il successo della serie è legato alla figura del perdente, la figura con cui gli adolescenti si identificano di più.
Avete contratti che vanno oltre la sesta stagione? O li firmate di anno in anno?
Di solito quando si partecipa ad una serie televisiva si firma un contratto per 5-6 anni. Fino a quando avrà un senso essere in Glee non avrò problemi a continuare.
La tua opinione su questo festival?
E’ meraviglioso, poco fa ho incontrato una serie di ragazzi ed è bello vedere questi giovani così entusiasti e creativi , è una cosa molto interessante.
Si è mai innamorata di un suo fan? E attualmente è innamorata?
Non sono mai stata innamorata di un fan, ma mai dire mai. Sono molto riservata riguardo a questo aspetto della mia vita.
Hai una vita privata?
Certamente ho una vita privata! Da poco ho iniziato un blog in modo da avere la possibilità di caricare le foto che mi piacciono e allo stesso tempo comunicare con i miei fan.
Come cambierà il tuo personaggio nel telefilm? Quanto hai desiderato diventare una attrice?
Ci saranno delle evoluzioni nel telefilm e non vedo l’ora di vedere che direzione prenderà. Sicuramente andrò a Yale ma anche io sto attendendo per vedere che cosa succederà. Ho fatto più di trenta provini per entrare in Glee ma niente, bocciata a tutti. Poi quando credevo di non farcela più mi hanno presa per interpretare Quinn. Un personaggio speciale che non voglio abbandonare. Glee sicuramente mi ha cambiato la vita ma voglio continuare anche a sperimentare.
Quali sono i tuoi prossimi progetti? E cosa pensi del cinema europeo?
Sono molto eccitata di lavorare con Luc Besson. Non vedo l’ora di lavorare con lui. Ho visto come si lavora in Europa ed è molto differente dagli Stati Uniti, i colori sono più vivaci, più vivi. Sono aperta a a tutto. Io dico sempre mai dire mai. Sono sempre pronta a cogliere le opportunità che mi arrivano.
Quale è la canzone che ti rappresenta di più e che ameresti interpretare in Glee?
Sicuramente Moon River, la meravigliosa canzone cantata da Audrey Hepburn per Colazione da Tiffany.
Durante il suo incontro con il pubblico e i fan, molti ragazzi le hanno rivolto altre domande che riportiamo qui sotto.
Che consigli puoi dare a Quinn?
Credo che Quinn sia cresciuta molto rispetto agli inizi, quando commetteva tanti errori. Adesso non ha bisogno di tanti consigli, ormai è maturata.
Il tuo personaggio si è evoluto da cheerleader altezzosa a ragazza incinta fino addirittura ad adolescente alternativa, è stato difficile interpretare tutte queste sfaccettature?
Nel secondo episodio del telefilm mi hanno comunicato che sarei stata incinta ed ero convinta che Quinn non sarebbe cambiata più di tanto. Invece le cose sono andate diversamente, Quinn è cambiata poco per volta ed è stato meraviglioso interpretare questi cambiamenti. Sono molto fortunata di fare Glee e spero di aver imparato molto dai numerosi cambiamenti del mio personaggio
Cosa avresti fatto se non fossi diventata un’ attrice?
Non ho mai pensato cosa avrei potuto fare se non fossi diventata una attrice. In fin dei conti è importante essere se stessi, seguire le proprie passioni.
Quale è stato il tuo episodio preferito?
Sicuramente quello del Rocky Horror Picture Show. La cosa che amo di più di Glee è la possibilità di fare cose sempre diverse.
Come è stato interpretare una cheerleader?
Non ero molto brava a fare la cheerleader. Durante l’episodio pilota c’erano professionisti che ci aiutavano a fare le azioni in modo realistico. Inoltre ho cercato di prendere spunto dalle cheerleader della mia scuola.
Il genere musical non è molto popolare in Italia, ma questa cosa fortunatamente sta cambiando. Tu hai qualche scelta sui brani?
Ho sentito dire che è poco popolare e me ne dispiace. Noi diciamo a Ryan Murphy i pezzi che amiamo di più ma la scelta della canzone deve essere sempre attinente al tema dell’episodio.
Quale è il motivo del successo di Glee?
Tutti noi ci sentiamo un po’ degli sfigati. E poi c’è l’aspetto musicale che ha un linguaggio universale, tutti riusciamo a stare insieme attraverso la musica. Questo insieme di cose rende speciale Glee.
Quando hai iniziato a fare Glee pensavi di diventare così famosa?
Quando ho iniziato a interpretare Quinn pensavo solo di poter vivere di quello che mi piaceva. Non pensavo di poter diventare famosa e non lo sono neanche ora. Volevo solo vivere facendo le cose che amo.
Ti rendi conto della importanza di Glee per i fan?
Capisco benissimo l’impatto che può avere sulle persone, ormai sono quattro anni che faccio questo lavoro e le persone continuano a commuoversi e immedesimarsi con i personaggi.
Come ti senti quando vedi le persone sorridere e capisci che tu sei la causa del loro sorriso?
E’ una sensazione meravigliosa e mi sento molto fortunata perchè so che gli argomenti che trattiamo sono importanti. Se facessi un thriller non avrebbe lo stesso impatto di Glee.
Come è interpretare un personaggio così diverso da te?
E’ un po’ strano. Io sono molto diversa da Quinn Fabray e durante i primi episodi dicevo sempre a Ryan che mi dispiaceva dire tutte quelle cattiverie. In ogni caso le sono grata, è un personaggio speciale.
UN SALUTO SPECIALE A TUTTI I SUOI FAN
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