Dopo cinque anni dal primo Ghost Rider diretto da Mark Steven Johnson il 23 Marzo arriva nelle sale il secondo capitolo Ghost Rider: Spirito di Vendetta che riporta il demone Marvel e la sua moto a solcare di nuovo i grandi schermi mantenendo il volto di Nicholas Cage, ma questa volta diretto da Mark Neveldine e Brian Taylor, registi del bizzarro ed eccentrico Crank. Già dai primi minuti del film viene da domandarsi perché non abbiano fatto subito e solo questo, molto meglio del primo che si rivelò una vera delusione sotto vari punti di vista. Ghost Rider: Spirito di Vendetta infatti vive di vita propria, anche grazie all’idea dei registi di realizzare un video animato ad inizio film che spiega in modo molto esauriente e moderno l’antefatto della storia e le origini di Johnny Blaze / Ghost Rider, focalizzando l’attenzione sul famoso patto con il Diavolo che egli firmò con il sangue causando l’inizio della sua avventura oscura.

La missione del rider demoniaco con la testa infuocata questa volta è salvare un bambino, che suscita uno strano interesse da parte di molte persone che lo inseguono e lo minacciano di morte. Danny e sua madre Nadia sono costretti ad un’estenuante e continua corsa per nascondersi e non farsi catturare, ma il loro antagonista non è un criminale qualunque ma il Male nella sua forma peggiore. Nicholas Cage regala un’interpretazione niente male, dosando bene i sentimenti e la follia di un personaggio così ambiguo e tormentato ed entra più in profondità rispetto al primo film, dimostrando che se vuole può tornare ad essere l’attore che ci ha regalato film come Con Air, Face Off o City of Angels prima di perdersi in progetti deboli e ibridi degli ultimi anni. Il merito più grande sicuramente va ai due registi Neveldine e Taylor che stanno continuando a riscrivere il cinema action con nuova linfa e vitalità e un ritmo coinvolgente, creato sia da inquadrature lanciate in velocità sia da effetti visivi e speciali di alto livello e estremamente innovativi e all’avanguardia. Lo stile di ripresa vive per lo più dell’uso della telecamera a spalla e molte delle riprese  durante le scene degli inseguimenti sono state realizzate da questi registi spericolati a bordo di rollerblade. La storia è corposa e interessante, cattura lo spettatore anche perché tratta temi complessi se si tralascia l’aspetto superficiale di quella sorta di supereroe anti eroe che deve salvare gli innocenti e punire i cattivi, ma quando si è coinvolti al massimo e ci si sente al centro dell’azione, spesso i dialoghi rovinano l’atmosfera con delle battute in parte geniali ma in parte fuori luogo e demenziali.

Oltre a Nicholas Cage, il cast vede Idris Elba nei panni di un prete insolito, rider e amante del vino che ingaggia Blaze per la sua missione, Christopher Lambert che è il prete capo di una strano ordine religioso che vive in meditazione tra monti deserti, e Violante Placido nei panni di Nadia, la madre del bambino in bilico tra umanità e divinità. L’attrice italiana ricopre un ruolo di co-protagonista, ma del tutto fuori luogo e poco convincente, non riesce a trasmettere la giusta espressività che la storia e gli eventi richiedono e la sua performance rimane sciapa e inconsistente. La coppia Elba – Cage invece funziona e si avverte una buona alchimia,  basata su rispetto e stima conditi da una buona dose di umorismo. Neveldine e Taylor risultano dei registi stuntmen e proprio grazie alla loro regia frenetica, dinamica e sperimentale, hanno realizzato un Ghost Rider degno del fumetto che lo ha originato e , anche se c’è qualche punto debole soprattutto relativo alla sceneggiatura e all’ambientazione asettica e povera, il film funziona e diverte, offrendo adrenalina pura, qualche sorriso per situazioni paradossali che si creano lungo la storia, e una nuova visione della lotta atavica tra bene e male. In Ghost Rider: Spirito di Vendetta il confine tra male e bene non è più così netto e la lotta questa volta è tra il Male puro e freddo e il Male attraversato dal bene e possibile da redimere. Il Ghost Rider, da semplice mietitore di anime peccatrici assume sempre di più le sembianze di un angelo caduto, vittima di una malvagità soprannaturale, ma che può ritrovare la luce con i giusti mezzi e azioni. In sala dal 23 Marzo 2012.

 

INTERVISTA DI NICHOLAS CAGE DA FABIO FAZIO

VIDEO DEL BACKSTAGE DEL FILM

TRAILER

CLIP da DeadCentral.com

[nggallery id=103]