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Dicono che quando incontri l’amore della tua vita il tempo si ferma… ed è vero. Quello che non ti dicono è che poi va a doppia velocità per recuperare.Edward (Ed) Bloom


Big Fish” è stato più volte osannato come il capolavoro assoluto del visionario regista Tim Burton. Eppure è completamente diverso dai suoi lungometraggi più famosi…tra i più amati ci sono sicuramente “Edward mani di forbici”, “Sweeney Todd : il diabolico barbiere di Fleet Street” e “La Fabbrica di cioccolato”, Big fish si allontana da quella particolare atomosfera dark così Burtoniana.
E’ una storia d’amore, una storia di amicizia, che parla di sogni, di favole e perché no, parla anche di uno dei più fantastici viaggi che siano mai stati raccontati al cinema, quello di Edward Bloom, un uomo che stava troppo stretto nella piccola città in cui viveva.
Interpretato da due fantastici attori : lo scozzese dallo sguardo che brilla : Ewan McGregor (Moulin Rouge!, L’uomo nell’ombra), che presta il suo volto al protagonista da giovane e Albert Finney (Erin Brockovich:forte come la verità, Un’ottima annata), che lo interpreta quando è anziano.
Il protagonista del film si fa portavoce di una grande verità : spesso nelle bugie c’è molta più verità che nella realtà. Sottolinea l’importanza della fantasia e delle storie, si mette in una posizione piuttosto ostile nei confronti delle sofferenze della vita, della malattia…della morte, e le ignora riuscendo a vivere con il sorriso ogni giorno, perfino arrivando sul letto di morte con la convinzione che “non è così che deve andare”, ma è suo figlio che dovrà raccontargli come sarà la sua dipartita.
Ogni cosa vissuta da Edward Bloom è stata per lui degna di essere raccontata, di essere vissuta ancora e condivisa con le persone che amava. Uno dei personaggi più controversi di Tim Burton e uno dei più adorabili degli ultimi anni di cinema…uno degli ultimi sognatori.
Big fish è sicuramente un film bizzarro, ma dovrebbe insegnare a ciascuno di noi che sognare non costa nulla.

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