Horror Mania: Hatchet 3, la recensione

Abbiamo visto e recensito in anteprima per voi il terzo capitolo della saga dedicata al crudele e inarrestabile Victor Crowley: Hatchet 3. Scritto da Adam Green e diretto da BJ McDonnell Hatchet 3 si ricollega direttamente al finale del secondo capitolo, che vedeva la giovane Marybeth Dunston (Danielle Harris) distruggere letteralmente il cranio di Victor Crowley (Kane Hodder) a suon di fucilate. In questo terzo capitolo Marybeth, traumatizzata dalla esperienza vissuta, si rifugia in un dipartimento di polizia, dove viene accusata di tutti gli omicidi compiuti da Crowley. Ma Crowley non è più un essere umano, ma una creatura demoniaca capace di resuscitare tutte le volte che viene ucciso. Così Marybeth è costretta a tornare nella laguna di Honey Island per porre fine una volta e per tutte alla crudele leggenda armata di accetta.

HATCHET III / Director BJ McDonnellDopo due capitoli eccessivi e sopra le righe, ma comunque dotati di un certo carisma, arriva la terribile delusione per gli amanti della saga di Victor Crowley, Hatchet 3, un prodotto direct to video noioso, insignificante e inutilmente sanguinolento. Adam Green scrive solo la sceneggiatura e lascia la regia a BJ McDonnell, bravo operatore ma pessimo regista che elimina l’aspetto umoristico tipico della saga per confezionare un’opera totalmente priva di senso. Perfino gli omicidi di Crowley (famosi per la fervida immaginazione di questo crudele uomo dotato di accetta) non convincono risultando banali, già visti e perfino poco cruenti per colpa di una regia che proprio sul più bello sposta l’attenzione su dettagli irrilevanti. E gli effetti speciali, a dispetto di un budget abbastanza alto, risultano approssimativi e grossolani. Qualora voleste essere puntuali e non perdervi neanche un capitolo dedicato al crudele Victor Crowley recuperatevi anche questo Hatchet 3, ma noi vi abbiamo avvertito… Hatchet 3 è un film decisamente brutto, insensato e perfino poco divertente.