Howard e il destino del mondo | come e perché è diventato un cult

Era il 1973 quando George Lucas, terminata la produzione di American Graffiti, propose di adattare il fumetto dedicato al personaggio di Howard il papero. Dopo molteplici difficoltà di produzione e risposte contrastanti alle proiezioni di prova, il film venne distribuito nelle sale il 1° agosto 1986. Al suo debutto, il film si rivelò un flop sia di critica che di pubblico, ottenendo sette nomination ai Razzie Awards, vincendo nelle categorie di peggior film, peggior esordiente, peggiori effetti visivi e peggior sceneggiatura. Nonostante ciò, negli anni il film di George Lucas si è guadagnato lo stato di cult. Ecco perché.

Howard e il destino del mondo | genesi di un cult

Il personaggio di Howard il papero, pur non toccando gli eccessi di “sesso, droga e alcol” che caratterizzavano altri animali antropomorfi di quel periodo, come Fritz il gatto, rappresentò una piccola rivoluzione culturale: non solo portò la controcultura dei suoi anni nel mainstream, ma segnò anche il primo tentativo di reale autoparodia da parte del colosso editoriale di New York (poi culminato nei demenziali What The…?! a fine anni ottanta). Qual è la chiave del successo? Howard arriva sul nostro pianeta catapultato da una dimensione di paperi. Non ha alcun potere straordinario, ma è invece un vero e proprio smidollato.

Eppure tutti in qualche modo si convincono che abbia effettivamente qualcosa di speciale (un papero proveniente dallo spazio deve avercelo per forza, in un contesto popolato di supereroi). Così si trova suo malgrado a vivere avventure da eroe, trascinato dal caso o da altri personaggi in imprese che vanno dal ridicolo, al surreale, all’avventuroso. Ma, ci si creda o no, Howard e il destino del mondo fu anche il primo film tratto da un fumetto Marvel pensato per essere distribuito in sala.

Prima di allora, gli eroi Marvel erano già stati trasposti in versione live action, ma solamente in televisione. E forse proprio a causa del suo insuccesso commerciale i personaggi Marvel, dopo quel film, avrebbero aspettati altri dieci anni prima di cominciare a popolare le sale (se escludiamo il Punisher del 1989).

Il primo film Marvel per il cinema

La Universal affidò a Lucas un budget di 35 milioni di dollari (solo tre anni prima Il ritorno dello Jedi ne costò 32). Ma Howard e il destino del mondo nasceva spacciato per un motivo preciso: non esistevano ancora le tecnologie necessarie per rendere credibile un personaggio di quel tipo. Non si trattava di mettere in scena un personaggio praticamente muto come un Ewom, ma un papero che doveva muoversi ed essere espressivo come un umano.

La Industrial Light & Magic era l’azienda leader nel campo degli effetti speciali, ma nel 1986 anche loro non erano in grado di rispondere alle esigenze del film. Così idearono un costume dentro al quale si alternarono otto nani guidati da Ed Gale (l’unico nome che compare credits) ed una maschera semi-meccanica capace di qualche abbozzata espressione. Il film, venduto come una versione live action di Fritz il gatto, si rivelò invece un film tutto sommato innocuo, nel quale i riferimenti più adulti non si amalgamavano con il tono del resto del racconto.

Un cast perfetto

Nonostante questi problemi di fondo, Howard e il destino del mondo era un film tanto convenzionale quanto realizzato con grande competenza. Lea Thompson, fra le più spigliate giovani attrici della sua generazione, azzeccò il giusto equilibrio fra simpatia, ingenuità e sensualità.

Tim Robbins, allora emergente, dimostrò a tutti il suo talento comico nei ruoli del personaggio tonto ma inguaribilmente entusiasta. Jeffrey Jones riuscì persino a reggere una intera sequenza di “possessione spaziale” grazie unicamente alla sua capacità mimica e ai suoi sbalzi di voce. Howard stesso, limiti tecnici a parte, venne caratterizzato ed interpretato con la giusta dose di carisma per poter reggere il film da protagonista (la voce originale è di Chip Zien, quella italiana di Vittorio Stagni).

Il film andrà in onda lunedì 3 agosto alle ore 21.00 sul canale Iris.