Hunger Games: Il Canto della Rivolta Parte 2, la recensione del capitolo finale della saga

L’attesa è finita per il capitolo finale di Hunger Games, la conclusione dell’avventura iniziata nel 2012 con il primo film diretto da Gary Ross e ispirata ai romanzi di Suzane Collins. Hunger Games: Il Canto della Rivolta Parte 2 arriva nelle sale italiane il 19 Novembre diretto da Francis Lawrence ed interpretato da Jennifer Lawrence, Josh Hutcherson, Liam Hemsworth, Sam Claflin, Elizabeth Banks e Julianne Moore. Con l’intera Panem in guerra totale, Katniss affronta il Presidente Snow (Donald Sutherland) in uno scontro finale. Accompagnata dai suoi più cari amici – inclusi Gale (Liam Hemsworth), Finnick (Sam Claflin) e Peeta (Josh Hutcherson) – Katniss va in missione con la squadra del Distretto 13, dove rischierà la vita per liberare i cittadini di Panem e attentare alla vita del Presidente Snow, sempre più ossessionato dal pensiero di distruggerla. Le trappole mortali, i nemici e scelte morali che aspettano Katniss la metteranno alla prova più di qualsiasi arena in cui abbia combattuto.

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Come il precedente Hunger Games: Il Canto della Rivolta – Parte 1 anche questo film risente della scelta di dividere la conclusione della celebre saga in due film. Infatti il ritmo rallenta e l’azione lascia spazio ad un’analisi emotiva dei personaggi. La sceneggiatura procede esplorando gli equilibri instabili delle relazioni tra Katniss, i tributi sopravvissuti e i vertici di Panem, nel bene e nel male. Un gioco di potere senza fine miete le sue vittime, mentre la Ghiandaia Imitatrice diventa sempre di più simbolo di una ribellione giusta e necessaria, che deve sacrificare comunque delle vite e prendere decisioni difficili. In questo ultimo capitolo sono numerosi i momenti in cui l’eroina armata di arco e frecce si ferma a riflettere sulla sua missione, sull’amore e l’amicizia e quindi sul futuro di se stessa e di un mondo ormai distrutto che ha bisogno di una nuova possibilità. Sullo sfondo di rovine, polvere e distruzione Hunger Games: Il Canto della Rivolta Parte 2 è il film della ricostruzione, i cui punti deboli risiedono sostanzialmente nella sceneggiatura ripetitiva e povera di colpi di scena e di vere e proprie svolte narrative. I dialoghi tra Peeta e Katniss sembrano sottolineare più volte le stesse idee e posizioni, mentre è interessante l’evoluzione del Presidente Snow e della Presidentessa Coin che riescono a scuotere il film spingendolo in direzioni inesplorate. Non mancano gli effetti speciali, scontri a fuoco, e momenti di pura adrenalina grazie ai “baccelli” ovvero misteriosi trabocchetti sparsi per Capitol City che soprendono i ribelli nel loro viaggio verso l’obiettivo. Ma, rispetto ai primi due film, questo capitolo finale è più simile ad Hunger Games: Il Canto della Rivolta Parte 1, con gli stessi difetti di ritmo e costruzione, che rendono il film lento e poco coinvolgente. La storia sembra esaurirsi gradualmente e taglia fuori alcuni componenti fondamentali come il personaggio di Elizabeth Banks, relegata a pochissime battute, e l’intrigante e carismatico procedimento dei giochi, ormai solo un vago ricordo.

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