Nonostante le critiche scagliate dai numerosi detrattori, le inchieste e addirittura le ricerche sociologiche realizzate in alcune università italiane, I Soliti Idioti è un prodotto cinematografico vincente: 10,7 milioni di euro incassati al botteghino e 1,6 milioni di spettatori. Proprio questi numeri hanno portato il produttore Pietro Valsecchi, patron della Taodue, a mettere in cantiere per l’autunno 2012 I Due Soliti Idioti, il sequel della dissacrante commedia del duo comico composto da Biggio e Mandelli.
Lo scorso 4 Novembre apparivano per la prima volta sul grande schermo la coppia Ruggero– Gianluca, padre e figlio dal rapporto esilarante e grottesco al tempo stesso: il primo, romanaccio e politicamente scorrettissimo, è un padre insensibile e con la sindrome di Peter Pan, che finisce per coinvolgere il figlio, timido e poco sveglio, in una serie interminabile di guai nell’ambito di un viaggio da Milano a Roma. Ruggero e Gianluca non sono gli unici protagonisti degli sketch irriverenti che hanno fatto la fortuna di Biggio e Mandelli, infatti i due interpeti hanno dato vita a personaggi che incarnano i peggiori vizi degli italiani. Proprio la rappresentazione senza pudore delle debolezze dell’italiano medio, il turpiloquio, ma soprattutto l’incasso record hanno favorito l’emergere dell’invidia. Il punto è che, per quante se ne possano dire contro il duo comico diventato famoso grazie ad MTV, al cinema non sono andati solo gli adolescenti, ma I Soliti Idioti è riuscito ad avere un richiamo straordinario. Questo è un male o un bene per il cinema italiano? A voi l’ardua sentenza. A tal proposito, Mandelli ha dichiarato a Cinecittà News: “Sono stato figlio di Boldi e di Bisio, ma vedo che oggi c’è uno scollamento tra chi pensa questi film e chi li va a vedere, evidentemente gli italiani non si riconoscono più, mentre nei rapporti padre figlio che esagerando raccontiamo noi, evidentemente sì. Volgarità? Mi hanno sorpreso gli attacchi che abbiamo avuto anche dai grandi comici, ecco, credo che sia volgare il dito che accusa.”