In attesa del quinto capitolo, previsto per ottobre 2014, arriva per i fan di Paranormal Activity un interessante spin-off della saga: Il Segnato. Scritto e diretto da Christopher Landon e interpretato da Andrew Jacobs, Jorge Diaz, Gabrielle Walsh, Renee Victor e Noemi Gonzalez Il Segnato racconta la storia di Jesse (Andrew Jacobs), un giovane ragazzo californiano che in seguito alla morte della stravagante vicina di casa decide di intrufolarsi sul luogo del delitto per scoprirne i misteri. Giunti nella ex dimora della signora i due trovano però delle strane foto e libri di magia nera che permettono a Jesse di sviluppare inedite attività paranormali. All’inizio i ragazzi prendono in modo comico e infantile i super poteri conquistati rendendosi conto solo in seguito della terribile maledizione in cui sono precipitati.

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Dopo gli oltre 700 milioni di dollari incassati dai primi quattro capitoli continua imperterrita una delle saghe più redditizie della storia del cinema di genere: Paranormal Activity. E non con un sequel bensì con un spin-off, Il Segnato, un prodotto interessante che rispetto ai precedenti episodi compie decisamente un passo avanti nella saga, regalando finalmente agli spettatori in sala i tanto attesi salti sulla sedia. Ma andiamo più nel dettaglio. Il Segnato vince e convince in seguito ad uno sguardo inedito sulle tradizioni popolari delle culture latine statunitensi, un cast di giovani decisamente convincente, una serie di bizzarre idee originali (spettacolare l’uso del vecchio Simon come tramite per comunicare con la forza maligna) e una regia in grado di catturare continuamente l’attenzione del pubblico.

maxresdefaultSe proprio dobbiamo trovare un difetto a questa divertente pellicola horror è il finale: frettoloso, confuso, rumoroso e totalmente inutile. Christopher Landon si è trovato costretto a giustificare in qualche modo il ruolo del film nel contesto della saga cadendo nel terribile errore di forzarne l’epilogo e di vanificarne la buona climax di tensione e divertimento creata nei primi sessanta minuti. Ma non possiamo essere troppo severi, soprattutto col primo capitolo interessante di una saga trita e ritrita che ha fatto dell’uso del mockumentary (qui il nostro speciale) la sua unica peculiarità. Anzi, la miscela di ironia, tensione, originalità e un pizzico di paura promuove Il Segnato a discreto film di genere, un prodotto in grado di regalare 90 minuti di sano e ottimo intrattenimento.

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