La notte degli Oscar ha eletto tutti i suoi vincitori: per il Miglior montaggio, il titolo premiato con la statuetta dorata è Oppenheimer
Gli Oscar 2024 hanno finalmente decretato tutti i vincitori nelle varie categorie. Per il Miglior montaggio, i titoli candidati erano Anatomia di una caduta (con 4 candidature totali agli Oscar), Povere Creature! (giunto con 11 nomination), The Holdovers (4 candidature), Killers of the Flowers Moon (10 candidature) e Oppenheimer (ben 13 candidature). A trionfare è stato … con …
Oscar al Miglior montaggio: tutti i candidati
Di seguito, tutti i film candidati per il Miglior Montaggio:
Anatomia di una caduta, diretto da Justine Triet – montaggio di Laurent Sénéchal. Vincitore della Palma d’oro al 76º Festival di Cannes, è un thriller legale dove una donna è sospettata dell’omicidio del marito. Il loro figlio cieco dovrà affrontare un dilemma morale essendo l’unico testimone.
Povere creature!, diretto da Yorgos Lanthimos – montaggio di Yorgos Mavropsaridis. Con protagonisti Emma Stone, Mark Ruffalo, Willem Dafoe, Ramy Youssef e Jerrod Carmichael, il capolavoro surrealista è l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo del 1992 scritto da Alasdair Gray.
The Holdovers – Lezioni di vita, diretto da Alexander Payne – montaggio di Kevin Tent. Durante le vacanze di natale del 1970 si forma un’improbabile gruppo di tre persone: un insegnante, uno studente e una cuoca.
Killers of the Flower Moon, diretto da Martin Scorsese – montaggio di Thelma Schoonmaker. Adattamento cinematografico del saggio Gli assassini della terra rossa scritto di David Grann, a sua volta tratto da fatti realmente accaduti, vede nel cast Leonardo DiCaprio, Robert De Niro, Lily Gladstone e Jesse Plemons.
Oppenheimer, diretto da Christopher Nolan – montaggio di Jennifer Lame. Il film, con un cast corale dall’incredibile portata, racconta la vita del fisico teorico statunitense J. Robert Oppenheimer, padre della bomba atomica.
Il vincitore: Oppenheimer
A portarsi a casa il premio come Miglior montaggio è Jennifer Lame per il suo lavoro con Oppenheimer.