All’ultima cerimonia degli Oscar in molti si saranno chiesti chi fosse il giovane attore con la sindrome di down, visibilmente emozionato alla sua prima volta su un palcoscenico così importante, che accompagnava Shia LaBeouf nell’annunciare il vincitore della statuetta per il miglior cortometraggio. Zack Gottsagen ha esordito nel mondo del cinema solo qualche mese prima, quando ha preso parte a In viaggio verso un sogno – The Peanut Butter Falcon, film che ha segnato un altro debutto assoluto per il grande schermo, ossia quello della coppia di registi formata da Tyler Nelson e Michael Schwartz.
Ci troviamo davanti ad una sorta di moderna rivisitazione di un grande classico della letteratura come Le avventure di Huckleberry Finn di Mark Twain e questo inedito adattamento non ufficiale ha ottenuto un insperato successo di pubblico nelle sale d’Oltreoceano, arrivando ad essere la pellicola indipendente dal maggior incasso nella scorsa stagione.
In viaggio verso un sogno | Un’avventura fuori dai canoni
Il ventiduenne Zak, affetto dalla sindrome di down, vive in una casa di cura dopo che è stato abbandonato dalla propria famiglia. Nel centro il ragazzo è affidato alle amorevoli cure della bella assistente sociale Eleanor, ma sogna di fuggire lontano per coronare il suo sogno di diventare un wrestler professionista e poter conoscere il suo idolo, il lottatore Salt Water Redneck. Dopo un primo tentativo andato a vuoto, Zak riesce nell’intento grazie all’aiuto dell’anziano compagno di camera, Carl, e durante la fuga si nasconde in una piccola barca da pesca per riposare qualche ora.
Il mattino dopo si risveglia quando Tyler, il proprietario del mezzo, è costretto a seminare due malfattori che hanno un conto in sospeso con lui. Quest’ultimo, un ladro con un passato traumatico, si trova così – per convenienza e in seguito per un crescente legame d’amicizia – ad accompagnare Zak nella sua personalissima missione; i due sulla loro strada incroceranno anche Eleanor, nel frattempo partita alla ricerca del fuggitivo, e insieme daranno vita ad un inedito trio pronto a vivere un’incredibile avventura.
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Un viaggio di scoperte
In alcuni istinti base, sia per il tema del viaggio spirituale e relativo percorso di maturazione che per l’impronta da atipico film on the road, In viaggio verso un sogno – The Peanut Butter Falcon può riportare alla mente un altro recente cult quale Swiss Army Man – Un amico multiuso (2016), ma le atmosfere black-humour e la paradossale visionarietà del suddetto sono evitate in favore di un approccio più malinconico e realistico che traghetta la storia e i personaggi su un contesto saldamente terreno. Nilson e Schwarz, anche autori della sceneggiatura, scelgono di procedere sui canonici step evolutivi del filone, con l’iniziale convivenza forzata tra i due protagonisti che evolve col procedere dei minuti, fino ad un epilogo che chiude il cerchio in maniera parzialmente scontata ma non meno piacevole.
I novanta minuti di visione giocano tra tenerezza e ironia e, anche se alcuni passaggi cedono ad una facile retorica, dal punto di vista emozionale la pellicola non delude, peccando semmai nella varietà di situazioni in cui le figure si trovano coinvolte. La scarsità di comprimari (tra cui spicca il santone cieco che elargisce battesimi nel fiume) e la marcata caratterizzazione dei villain regalano poche sorprese dal punto di vista narrativo, così come i brevi flashback che accennano il passato di Tyler. L’ottimo cast, cominciando proprio dall’esordiente Gottsagen, si cala anima e corpo nei rispettivi alter-ego, con Shia LaBeouf in uno dei ruoli più incisivi degli ultimi anni e Dakota Johnson bella e determinata al punto giusto nei panni della figura femminile d’accompagnamento.