Insidious: 5 cose che tornano sempre in ogni film della saga | Ci avete fatto caso?

Una scena dalla saga di Insidious (fonte: IMDB)
Una scena dalla saga di Insidious (fonte: IMDB)

Una scena dalla saga di Insidious (fonte: IMDB)
Una scena dalla saga di Insidious (fonte: IMDB)

Come ogni saga horror che si rispetti, anche in Insidious ci sono elementi che ritornano in ogni capitolo: gag, situazioni e soluzioni di sceneggiatura che non possono mancare in un qualsiasi film della saga. Scopriamo insieme quali.

Grazie a James Wan e Leigh Whannell (il team che ha dato al mondo Saw), la saga di Insidious, nata con un piccolo film horror dalla grande inventiva, è riuscita ad imporsi come un franchise milionario. Inizialmente raccontando la famiglia Lambert e il loro confronto con il soprannaturale, la serie è passata poi ad occuparsi della storia Elise Rainier (interpretata dalla sempre fantastica Lin Shaye), una medium che protegge le persone dal male, a caro prezzo per se stessa.

Mentre i primi due film raccontano essenzialmente una storia unica, il Capitolo 2 e L’Ultima Chaive sono per lo più autonomi, con una trama che si ripiega su se stessa (gli ultimi due sono prequel). Nonostante ciò, ci sono diversi elementi che ritornano in ogni capitolo: gag, situazioni e soluzioni di sceneggiatura che non possono mancare in un qualsiasi film della saga. Ecco quali.

Una scena dalla saga di Insidious (fonte: IMDB)
Una scena dalla saga di Insidious (fonte: IMDB)

L’elemento P.O.V.

Nel primo film Insidious, per scoprire se la loro casa è infestata, i Lambert contattano Elise e la sua troupe per venire a indagare. Tucker il tecnico (Angus Sampson) porta con sé tutti i tipi di attrezzature più artigianali per la caccia ai fantasmi. Non sembra esserci alcun risultato effettivo fino a quando non inizia ad utilizzare la fotocamera che ha trasformato in uno strumento di rilevamento dei fantasmi. In una delle scene più sorprendenti del film, scatta un’istantanea e vede in essa due donne che lo guardano da dietro un orologio a pendolo.

I sequel si intrecciano quindi con un elemento borderline di found-footage (forse un’influenza del produttore e regista di Paranormal Activity Oren Peli) con intere sequenze viste attraverso gli occhi di un obiettivo della telecamera. Questo è più evidente nel Capitolo 2, ma ritorna anche nei capitoli successivi. Ad esempio, in Capitolo 3, c’è una scena in cui Quinn (Stefanie Scott) ha una telecamera legata alla fronte per registrare ciò che succede mentre dorme. Vediamo poi un monitor che mostra il POV della telecamera che è stata in qualche modo nascosta nel suo armadio quando apparentemente scompare. L’Ultima Chiave ha una scena simile in cui Elise cammina attraverso la sua vecchia casa. Mentre a volte questi momenti possono sembrare invadenti, nella maggior parte dei casi riescono a mettere il pubblico nei panni dei personaggi.

La seduta spiritica

Insidious

prende un tropo comune dei racconti sulle case stregate – la seduta spiritica – e lo stravolge quel tanto che basta per farlo percepire come nuovo. Il primo film vede Elise coprirsi la testa con una maschera antigas con un tubo collegato alle cuffie, che Specs (Leigh Whannell) indossa in modo da poter ascoltare e scrivere la sua conversazione con l’entità che perseguita Dalton. È una scena strana e francamente cool che lascia abbastanza impressione sul pubblico.

Anche il Capitolo 2 si fa creativo quando il vecchio amico di Elise, Carl (Steve Coulter), usa i suoi dadi per parlare con i morti. All’inizio, sembra che non sia in grado di stabilire un contatto. I dadi iniziano a formare parole in risposta alle sue domande. Ma in un bel colpo di scena, quando visitano la casa di Parker Crane (Tom Fitzgerald), si rende conto che i dadi lo stanno ingannando, e che non sta più parlando effettivamente con Elise.

Nel Capitolo 3, Elise chiama semplicemente gli spiriti. Non è un momento così drammatico come negli altri film, ma fa il suo lavoro. Ne L’Ultima Chiave il film introduce un fischietto, che apparteneva al fratellino e che uno dei fantasmi della casa comincia ad usare per rispondere alle domande di Elise.

Una scena dalla saga di Insidious (fonte: IMDB)
Una scena dalla saga di Insidious (fonte: IMDB)

Il viaggio nell’Aldilà

Ogni capitolo della saga si conclude con qualcuno che si avventura nell’Aldilà per salvare la vita di qualcuno. Nel primo film, Josh lo fa per trovare Dalton e riportarlo a casa. Sia Elise (che è già morta) che Carl, aiutano Josh (che è rimasto intrappolato lì per tutto il tempo) a fuggire dall’Altrove nel Capitolo 2. Con il Capitolo 3, Elise si avventura nell’Altrove e incontra un’entità travestita da suo marito. E così ne L’Ultima Chiave, la nipote di Elise viene portata nell’Altrove da KeyFace.

Certo, in alcuni film, L’Altrove è più spaventoso che in altri. Ma il terrore non è ciò che conta davvero qui. Ciò che conta è il messaggio. Scegliendo di terminare ogni film in questa maniera, i registi ci stanno dicendo più e più volte che le persone che ci amano sono disposte a fare qualsiasi cosa per tenerci al sicuro. Non importa quanto le cose diventino disperate, ci sono quelli che cammineranno attraverso l’oscurità per noi.

Il trauma famigliare

I film sulle case stregate di solito trattano di un passato di cui ai protagonisti non piace parlare. Spesso, questi oscuri segreti coinvolgono la storia famigliare. Tuttavia, con l’esistenza del paranormale, il passato non rimane mai sepolto e i segreti dormienti tendono a risorgere in continuazione. Questo, a vari livelli, è certamente vero con il franchise di Insidious. Josh scopre che alcuni aspetti della sua infanzia (le cose più spaventose) gli sono stati nascosti per la sua protezione. Scopriamo che Parker Crane è stato abusato da sua madre. Elise scopre che suo padre non era responsabile di tutte le cose orribili che ha fatto, ma è stato il lavoro di un demone che lo ha tormentato e controllato per decenni. E Quinn e suo padre sono costantemente in disaccordo perché lei pensa (erroneamente) che a lui non importi nulla della madre defunta.

Una scena dalla saga di Insidious (fonte: IMDB)
Una scena dalla saga di Insidious (fonte: IMDB)

Tucker che mangia…

Elise non lavora da sola: ha l’aiuto dei suoi aiutanti: Specs e Tucker. Ciascuno di loro ha caratteristiche bizzarre che li rendono personaggi divertenti da avere attorno. Nessuno dei due è bravo a trattare con le persone, anche se Specs è leggermente più abile della sua controparte. Specs è un avido collezionista di cose nerd e spesso viene distratto da giocattoli e fumetti, mentre Tucker mangia. Sempre.

Ogni volta che Tucker incontra un nuovo cliente, sta ingurgitando qualcosa. La prima volta che li compaiono nella saga, Tucker è più interessato alla sua Hot Pocket che a parlare con Renai e Josh. Nel Capitolo 2, lo vediamo mangiare una ciambella. Apprendiamo nel Capitolo 3 che Specs e Tucker erano cacciatori di fantasmi online prima di incontrare Elise, e quando le viene suggerito di portarseli assieme… Tucker sta mangiando un cupcake.

Nel film prequel L’Ultima Chiave, Elise e i ragazzi si recano nella sua vecchia casa per indagare su alcuni disturbi che l’attuale residente sta vivendo. Prima che bussino alla porta, Elise dice a Specs e Tucker che ha un cambio di vestiti per loro. Questa è la prima volta che li vediamo indossare camicie e cravatte al lavoro. Cosa che li fa sembrare leggermente più professionali. Ma quando il residente apre la porta… Tucker sta mangiando un ice cream sandwich.

By Davide Sette

Giornalista cinematografico. Fondatore del blog Stranger Than Cinema e conduttore di “HOBO - A wandering podcast about cinema”.

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