Joseph Gordon-Levitt nasce a Los Angeles il 17 febbraio 1981, ma cresce a Sherman Oaks, sempre in California. Di origini ebraiche, i genitori sono molto attivi dal punto di vista politico, lasciando nel figlio un senso del dovere molto forte.
Una lunga gavetta per arrivare alla celebrità
Sin dall’età di 4 anni Joseph intuisce quale sarà la sua strada: entrato a far parte di un gruppo teatrale, ottiene subito la parte dello spaventapasseri de Il Mago di Oz. Dopo la partecipazione in numerosi spot pubblicitari, arriva il debutto vero e proprio alla fine degli anni Ottanta. Per i più curiosi, potete trovare il piccolo Joseph in un paio di episodi dell’acclamata serie Casa Keaton.
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Nel 1992 sbarca sul grande schermo, prima come comparsa nel film per le famiglie Beethoven, poi nel bellissimo In mezzo scorre il fiume di Robert Redford, nel ruolo di Norman Maclean bambino (Craig Sheffer da adulto).
Si susseguono titoli più o meno importanti, ai quali sono legati ruoli che lo hanno portato all’attenzione di chi di dovere: da Marito a sorpresa a Una famiglia del terzo tipo (che gli ha dato un primo assaggio di fama), da Il giurato – in cui interpreta il figlio di Demi Moore – ad Halloween – 20 anni dopo. Arriviamo infine a quella che potrebbe essere definita la breakthrough performance, ovvero 10 cose che odio di te. Al suo fianco c’era anche Heath Ledger, con il quale Joseph mostra una particolare somiglianza nei lineamenti e le espressioni del viso.
L’addio al cinema e il ritorno agli studi
La celebrità è ormai giunta alla sua porta, ma all’epoca non fu una cosa piacevole. L’attore odiava infatti essere riconosciuto per strada e si amareggiò di essere presente su numerose riviste per teenager.
Joseph decide quindi di mollare la recitazione e darsi piuttosto allo studio ((storia, poesia e letteratura francese) presso la Columbia University. Proprio qui nasce il suo grande amore francofilo, per cui parla fluentemente la “lingua dell’amore”. In occasione di un premio a Marion Cotillard, durante l’Hollywood Film Festival, ha presentato al sua collega proprio in francese.
Nel 2004 riapproda al cinema, ma ha in mente un percorso preciso da portare avanti. La scelta dei progetti diviene prioritario. Ed ecco perchè inanella una serie di successi seppur appartenenti al cinema indipendente, di cui si rivela un astro nascente.
Joseph Gordon-Levitt, astro nascente del cinema indipendente
Manic, Mysterious Skin, Brick sono solo alcuni esempi di impegno professionale, ma anche di coscienza personale, messi in campo dal giovane. Fioccano le critiche positive e i riconoscimenti della sua predisposizione alla recitazione.
Nel 2009 il botto: Christopher Nolan lo vuole nel suo capolavoro onirico, Inception – e lo rivorrà nei panni di R. Jon Blake ne Il cavaliere oscuro – Il ritorno. Nello stesso anno recita nel delicato e romantico 500 giorni insieme, per il quale si aggiudica una nomination ai Golden Globe.
Ma attenzione perché Joseph ha ancora qualche freccia al suo arco. La decisione di darsi alla regia lo porta a realizzare Don Jon (di cui è anche sceneggiatore e protagonista), appetibile commedia che fa il verso al più classico Don Giovanni.
Nel futuro dell’attore spuntano ormai solo grandi nomi, da Robert Rodriguez per Sin City – Una donna per cui uccidere a Robert Zemeckis per The Walk, da Oliver Stone per Snowden a Rian Johnson per Knives Out.
Altri progetti e vita privata
Sebbene il nome di Joseph Gordon Levitt sia soprattutto legato al cinema e alla recitazione, a lui risponde anche la società di produzione online hitRECord.org, che condivide il 50% dei profitti con chi contribuisce ai progetti. Tra i cortometraggi realizzati citiamo Escargots e Morgan and Destiny’s Eleventeeth Date: The Zeppelin Zoo.
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Per quanto riguarda invece la vita privata, ha perso il fratello Dan nel 2010, morto all’età di soli 36 anni per un’overdose; in suo onore indossa sempre calzini coloati e spaiati. Nel 2014 ha sposato Tasha McCauley, presidente e fondatrice dell’azienda robotica Fellow Robots, che gli ha dato due figli.
Tra i suoi attori preferiti ci sono Daniel Day Lewis, Gary Oldman e Gena Rowlands, ma il suo mentore è John Lithgow. Sa suonare la chitarra e la batteria, ed è molto amico di Zooey Deschanel, Michelle Trachtenberg, Channing Tatum e Anne Hathaway (con questi ultimi ha diviso la scena un paio volte e li ha voluti entrambi nel suo esordio alla regia).