Ken il guerriero – Il film, recensione | Mito che non muore si rivede

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Un'immagine di Ken il Guerriero - Il film (Foto: Nexo Digital) - newscinema.it

Ken il guerriero sul grande schermo è da non perdere. Ecco cosa ne pensiamo del film animato al cinema a Ottobre.

Ken il guerriero - Il film, recensione: miti che non muoiono
3.1 Punteggio
Regia
Sceneggiatura
Cast
Colonna Sonora

Protagonista dell’infanzia di milioni di persone in tutto il mondo, Ken il guerriero torna a emozionare sul grande schermo, grazie alla collaborazione tra Nexo Studios e Yamato Video. Grazie a queste due realtà, infatti, sarà possibile godere del film del 1986, ridoppiato e restaurato in alta definizione, per tre giorni al cinema (14-15-16 ottobre 2024).

Ken il guerriero – Il film è il primo lungometraggio animato dedicato al successore della Divina Scuola di Hokuto e rientra nel progetto esclusivo di Nexo Studios, chiamato la “Stagione degli Anime al Cinema” (dove troveremo anche The Last: Naruto The Movie e Overlord – Il Film: Capitolo del Santo Regno).

In occasione del 40esimo anniversario dal debutto televisivo della prima serie, trasmessa su Fuji Television e ispirata al celebre manga scritto da Buronson e disegnato da Tetsuo Hara, l’uscita evento si rivela quindi un’occasione ghiotta e imperdibile per festeggiare insieme a chi condivide la passione per questo anime e a chi invece lo scopre per la prima volta.

Ken il guerriero – Il film: personaggi senza tempo

I personaggi sullo schermo possiedono una tridimensionalitá sorprendente, che colpisce ancora oggi. I segni del tempo non sembrano aver influito dal punto di vista narrativo e, anzi, fanno sì che si respiri un’aura vintage assolutamente fascinosa.

I destini di Kenshiro, Rei, Lynn, Raoul, e di chi gravita loro intorno, si intrecciano in maniera indissolubile e a tratti tragica, portando tutti a vivere avventure oltre ogni immaginazione.

Se il lavoro di restauro dona nuova linfa al progetto, non va sottovalutata la fanbase che rende Ken il guerriero tra gli anime più amati di sempre. È grazie all’amore e al seguito che lo circonda che è ancora possibile rintracciare le tracce del suo passaggio.

Durante la visione, è infatti facile (e piacevole) scorgere spunti e idee utilizzati in altri film, serie, videogiochi, a testimonianza della forza dell’originale.

Il potere dell’amore in un’epoca post atomica

Lo scenario entro cui si muovono i protagonisti richiama un’epoca post atomica, perfettamente rappresentata da distese desertiche, e la natura verdeggiante ha smesso di crescere, lasciando l’umanità a vivere una vita di stenti e di rinunce.

Sebbene manchi quasi totalmente lo spazio per gli affetti, qualche legame è sopravvissuto, come quello tra Burt e Lynn, o tra Kenshiro e Rei, sottolineando il potere dell’amicizia e della solidarietà. Chi ha deciso di votarsi al lato oscuro, non si fa scrupoli a sottomettere e schiacciare tutto ciò che trova sul suo passaggio.

In un mondo simile l’amore assume un valore inestimabile, ed è proprio l’amore a spingere il protagonista a imbarcarsi in un’impresa che costerà sacrifici e sofferenze. Ma per quanto alto possa essere il prezzo da pagare, vale la pena combattere e morire per la speranza e per l’idea di un nuovo futuro.

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