L’attore Kim Rossi Stuart ricorda cosa ha combinato quando ha guadagnato i primi soldi con il mestiere dell’attore. Lo immaginavate?
L’attore Kim Rossi Stuart è pronto per tornare in grande forma, con la serie tv Netflix, Il Gattopardo, ispirato al romanzo storico di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Solo qualche giorno fa, sono stati pubblicati alcuni scatti della serie che sta ancora nel vivo delle riprese, tra Palermo, Siracusa e Catania e Roma.
Ovviamente all’attore romano è andato il ruolo di Don Fabrizio Corbera, Principe di Salina, mentre Benedetta Porcarolli sarà Concetta e Deva Cassel Angelica. Ora che anche l’età si inizia a far sentire, per l’affascinante Kim è giunto il momento di iniziare a fare dei bilanci. A tal proposito, molto significativa è un’intervista rilasciata per Il Mattino. nella quale lui parla di come è diventato attore e come sta continuando a farlo.
Come mai è diventato attore?
L’attore Kim Rossi Stuart si lascia andare in confidenze e ricordi. Curiosa è la domanda, nella quale gli viene chiesto per quale motivo è diventato attore: “So benissimo perché ho iniziato a fare l’attore, ma perché abbia continuato a fare poi questo mestiere, sperimentandomi anche come regista, fino in fondo non lo so.”
Prima di concludere, azzarda una riflessione sul suo essere diventato un attore: “Recitare è la strada che dovevo percorrere per provare a creare qualcosa di positivo“. Poche parole ma molto profonde, che sottolineano ancora una volta quanto sia gratificante per lui, prestare anima e corpo.
L’esperienza in America
Parlando lungamente della sua vita, prima di diventare un attore, professionista, Kim Rossi Stuart non ha saputo tenersi al canto delle sirene americane, decidendo di partire per gli Stati Uniti. Un’avventura per il giovane Kim, “Nel 1985, dopo i primi guadagni ottenuti per un film di Gigi Magni andai in un’agenzia di viaggi e presi il primo volo per gli Stati Uniti. In mano avevo un indirizzo che mi era stato dato da una mia zia che faceva la guida turistica e praticamente non sapevo una parola d’inglese.
Il sogno americano visto con gli occhi di Kim Rossi Stuart, lo portò a visitare luoghi sacri del mondo del cinema. Divertente il ricordo di quado è andato in Pennsylvania: In America ero andato guidato dall’epica di De Niro e Pacino, accarezzando il sogno di vedere l’Actors Studio. In realtà feci soprattutto altro. Negli ultimi mesi, dopo essere stato ospitato qui e là e non avendo più i soldi per pagare l’appartamento dell’East Village, in realtà pieno fuori e dentro di sorci grandi come cinghiali, mi trasferii in Pennsylvania per lavorare in un maneggio tra biada e stalle.”