La “condizione britannica” di Robert Plant

Il suo canto è una sorta di gemito primordiale”. Con queste edificanti parole Sir Jimmy Page ha definito il prodigioso talento del suo storico compagno di palco ed amico, nonchè cantante dei Led Zeppelin, Robert Plant. Sotto l’icona del dirigibile di piombo, i due, coadiuvati dall’estroso supporto di una sezione ritmica da capogiro, composta da John Bonham (batteria) e John Paul Jones (basso), hanno dato alla luce autentiche pietre miliari del Rock, inanellando successi dopo successi. La loro parabola vide però fine in un triste 25 settembre del 1980, quando il portentoso batterista  della band, John Bonahm, venne ritrovato morto, soffocato dal proprio vomito, dopo aver bevuto oltre 40 dosi di vodka. Subito dopo, i tre membri rimanenti, annunciarono mestamente al mondo intero che non avrebbe avuto più alcun senso continuare. I Led Zeppelin, di fatto, cessavano di esistere. Ma di lì in poi, ognuno si avventurò in arditi progetti solisti: tra i più prolifici proprio quello di Robert Plant. Il riccioluto cantante britannico, negli anni, ha infatti piazzato una buon numero di successi tra le vette  delle chart americane e britanniche, palesando un estro creativo in continua evoluzione. E tutt’oggi, fa ancora parlare di lui.

Nei giorni scorsi, infatti, mentre si trovava in tour con i Sensational Space Shifter, ha rilasciato alcune dichiarazioni sibilline al LA Weekly, ma che fanno ben sperare. Alludendo al suo prossimo progetto ha affermato: “è qualcosa che assomiglia ad una condizione britannica”. E per quel che riguarda la propria condizione vocale, ha tenuto a precisare: “mi piace la mia voce di questo periodo, non è la stessa di quella che avevo anni fa. Non sono più un castrato (letterale, NdR), adesso la mia motivazione principale è il sound di un nuovo progetto, il sound della musica che si sviluppa. Nel corso degli anni ho visto tanti artisti che rispetto che sono stati in grado di creare degli scambi con altri artisti”. Insomma, se ha ciò si aggiunge una dichiarazione di pochi mesi fa in cui, riguardo ad una ipotetica reunion nel 2014 dei rimanenti Zeppelin, si riteneva possibilista, i fan di Robert possono ragionevolmente sperare ad un roseo futuro.