La Divina Commedia di Nekrosius fa tappa all’Argentina

Da domani, 9 Novembre, andrà in scena l’allestimento teatrale del poema-mito dantesco. Il Teatro Stabile di Roma ospiterà Eimuntas Nekrosius e la sua compagnia Meno Fortas per tre serate (9,10 e 11 Novembre), che concluderanno il ciclo Nove spettacoli in pochi giorni d’autunno, in attesa dell’apertura ufficiale della stagione 2012-2013, prevista il 20 Novembre prossimo. Un viaggio visionario e poetico, quello in cui Nekrosius ci guiderà per quattro ore, attraverso due delle cantiche: Inferno e Purgatorio. Rolandas Kazlas interpreterà Dante e Vaidas Vilius sarà la sua guida, Virgilio.

Stamane il regista lituano e il Presidente del Teatro Stabile di Roma, Franco Scaglia, hanno incontrato la stampa.

F. Scaglia: “Che idea c’è dietro la sua Divina Commedia?”

E. Nekrosius: “Ho scelto quest’opera perché ho ancora dell’idealismo in me. L’opera è difficile da adattare allo spazio scenico, ma affidandoci all’idealismo, senza pensare troppo al risultato finale, a se saremmo andati in scena o meno, tutto è diventato più semplice perché siamo riusciti a concentrarci sul processo creativo, che è la cosa più importante nel nostro lavoro. Un altro motivo per il quale ho scelto quest’opera, è perché si trova alla base della cultura mondiale. Anche la poesia lituana è stata influenzata da Dante. In molte opere lituane si può trovare un legame con Dante, ciò vuol dire che in tanti lo conoscono. Oserei dire che il teatro lo conosce molto meno rispetto ai letterati e agli scrittori.”

D:“Quali sono i temi principali, dove li ha trovati?”

E. Nekrosius: “Mi sarebbe difficile evidenziarli con precisione. L’Inferno e purgatorio lo sento dietro le nostre spalle. Mentre il Paradiso lo sento come l’obiettivo.”

D:“A che età ha avuto il suo primo approccio con il poema dantesco?”

E. Nekrosius: “Di solito non si legge quello che è obbligatorio a scuola e forse è anche giusto così. Da studente non ti precipiti a leggere un autore come Dante. Poi l’ho letto a pezzi. Con l’attenzione vera e propria l’ho letto tutto due anni fa. Non bastano 2 o 3 letture per comprenderlo. Se non ci fossero i commenti non riusciresti a capirlo interamente. Dipende anche dalla traduzione, che non sempre corrisponde perfettamente all’originale. Dopo averlo letto, diventi triste ti rendi conto di non aver le capacità di pensare così, di non avere una visione così ampia e profonda. Ti senti perso di fronte ad un autore così grande e probabilmente tanti possono sentirsi così. La mia esperienza emotiva non sarà né più grande né più piccola della vostra. È una impressione molto umana quella che ho cercato di descrivere”

D: “Questo senso del piccolo rispetto al grande lo ritroveremo nella messa in scena?”

E. Nekrosius: “Probabilmente sì”

D: “Quali elementi primari, tanto cari al suo teatro, ha usato in questo suo spettacolo?”

E. Nekrosius: “Non posso dirlo. Io non li conto questi elementi e non so quanti e quali siano. Io non gli attribuisco molta importanza è lo spettatore che vede queste sfumature.”

D: “Lei mette in scena testi classici, come si conciliano col suo modo di rappresentare, che è molto rivoluzionario?”

E. Nekrosius: “Parlando apertamente, sotto tutti i punti di vista sono molto tradizionalista e le novità drastiche nel campo teatrale, le cose provocatorie, personalmente non mi piacciono, ma a volte, nolente o volente mi capita di entrare nella corrente del teatro moderno e non mi resta che ridere di me stesso.”

L’orario delle rappresentazioni al Teatro Argentina è fissato per le 19.00 Venerdì 9 e Sabato 10, per le 17.00 Domenica 11. Per maggiori informazioni, potete chiamare il botteghino al numero 06 684000311.