La Palestra di Scianna debutta al Teatro India

Per la regia di Veronica Cruciani, debutterà il prossimo 29 Maggio alle ore 21 al Teatro India, La Palestra, opera teatrale scritta da Giorgio Scianna. Questa pièce trasferisce a teatro la cronaca drammatica, e sempre più attuale, della violenza sessuale di gruppo, raccontando con parole dure e feroci, uno stupro di gruppo compiuto da tre ragazzi ai danni di una loro compagna di classe. Un avvenimento brutale, che chiama in causa la protezione e la difesa incondizionata delle propria famiglia.

In una palestra deserta due uomini e una donna sono stati convocati all’improvviso dalla preside della scuola dei loro figli. L’arrivo della donna li trascina nel mistero di un’indagine: una compagna di classe dei loro figli è stata violentata. Ai genitori non rimane altro che lasciare esplodere tutta la violenza possibile nel tentativo di difendere e salvare i loro figli. Un dramma attuale, coinvolgente e spietato su come anche gli adulti possono diventare branco contro chiunque provi ad intaccare gli equilibri educativi famigliari, piuttosto precari al giorno d’oggi. Dalla messa in scena della Cruciani, che sposa il pensiero di Scianna, emerge quindi con forza una riflessione sulla famiglia: “Non importa quali siano i disastri commessi dai figli, non importa la legge, il rispetto dell’altro, non importano le vittime.Quando, come oggi, ogni dimensione pubblica, civica sparisce, la famiglia diviene l’unico simulacro rimasto in piedi, un altare a cui si deve sacrificare ogni cosa. Tuttavia, scegliendo di proteggere i ragazzi, le famiglie commettono l’abuso più grande, li condannano all’impunità, all’irresponsabilità dei propri gesti e finiscono per castrare ogni loro possibilità di diventare davvero adulti. Questa è la storia che vogliamo raccontare”. Laddove termina l’influenza della famiglia arriva la scuola. L’istituzione in questo caso diventa il ring su cui si scontrano le parti opposte, e la preside, un po’ arbitro e un po’ tramite, rappresenta quella lotta contro l’ipocrisia provinciale e piena di sé, che sempre più spesso preferisce non riconoscere e punire gli errori delle nuove generazioni, alimentando così gli aspetti patologici della società moderna.

Nel cast: Filippo Dini, Fulvio Pepe, Teresa Saponangelo e Arianna Scommegna.