La tempesta perfetta | I 20 anni di un classico del disastro

Estate=catastrofe. Fin dai tempi di Airport (1970), la bella stagione al cinema ha sempre mostrato una certa affinità con i cosiddetti disaster movie, film d’azione, con una buona dose di tensione psicologica, che ruotano intorno a disastri imminenti, eventi naturali apocalittici e minacce di vario genere.

A pochi giorni dal quarantacinquesimo anniversario de Lo squalo (1975), soffia sulle sue prime 20 candeline La tempesta perfetta, il film diretto da Wolfgang Petersen e interpretato da George Clooney, Mark Wahlberg e Diane Lane. Uscito nelle sale Usa il 30 giugno 2000, incassò a livello globale oltre 300 milioni di dollari, a fronte di una spesa di 140: un chiaro segnale che alla gente un po’ di catastrofica adrenalina non dispiaceva affatto.

La tempesta perfetta | Una storia vera

Basato su fatti realmente accaduti nel 1991, La tempesta perfetta ha una storia piuttosto semplice ma, non per questo, meno intrigante: dopo una misera battuta, un pescatore di spada del Massachussets decide di riprendere il mare con i suoi cinque uomini, per tentare la fortuna in una zona oceanica più distante. Porterà il suo equipaggio incontro ad un cataclisma meteorologico di portate inimmaginabili.

Venti anni non sono pochi e qua e là i segni del tempo si fanno vedere, tra una partitura musicale onnipresente un po’ troppo didascalica, e alcuni cliché di sceneggiatura a cui era difficile resistere. Eppure il tempo non ha scalfito il fascino di un film che, se da un lato porta intelligenza e nuovi contenuti all’interno di un genere che si stava gradualmente abbandonando al puro blockbuster, dall’altro può vantare una regia ispirata, frenetica, perfetta nel rendere lo spettatore ostaggio di uno spettacolo temibile e meraviglioso al tempo stesso.

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La tempesta perfetta | Effetti visivi davvero speciali

La tempesta perfetta, trasposizione dell’omonimo libro di Sebastian Junger, che narra appunto la drammatica vicenda dell’imbarcazione Andrea Gail, ha un obiettivo ambizioso, quello di ricreare il fenomeno atmosferico verificatosi in seguito all’incontro dell’uragano Grace con due basse pressioni atlantiche. Per farlo si affida agli effetti speciali di Industrial Light & Magic e i risultati sono oltre le aspettative: con un dispiego di computer grafica davvero massiccio per quegli anni, la rappresentazione del disastro è potente ed efficace come raramente accade di vedere al cinema.

La tempesta perfetta ha il pregio di unire un cast di prim’ordine, personaggi ben scritti e un impatto visivo indiscutibile, in un cocktail catastrofico riuscito e godibile. Visto il recente anniversario del capolavoro di Spielberg, è però lecita un’ironica osservazione: come mai, quando è ora di andare al mare, il cinema lancia segnali non troppo velati che sia meglio rimanere a casa?

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