I film anni 90 sono diventati dei veri e propri cult. Alcuni più di altri. Scopriamo insieme di quali titoli stiamo parlando e se anche voi avete ceduto a mettere in pausa una di queste scene.
Il mondo del cinema e dell’Home Video nel corso del decennio degli anni 90 ha offerto materiale di alto livello, in quanto a produzioni che sono diventati anche dei cult. Con l’arrivo dei DVD in particolar modo, gli spettatori hanno potuto vedere, seduti sul divano di casa, i film che hanno perso in sala o che hanno amato talmente tanto da volerli rivedere.
Avere la possibilità di far partire o interrompere un film in qualsiasi momento, è una comodità che solo chi sta a casa può avere. I motivi che porterebbero il pubblico a bloccare un film sono molteplici.
Per esempio, la ricerca di uno o più easter egg può essere una valida ragione, così come rivedere un momento divertente, sottolineare un errore nel montaggio o ammirare un dettaglio particolare, all’interno di una scena piccante. Scopriamo insieme quali sono stati i film più bloccati degli anni 90.
The Matrix
Ad aprire le danze è uno dei film di fantascienza, leader nella lista dei cult anni 90. La scena che è stata fermata vede Morpheus (Laurence Fishburne) e Neo (Keanu Reeves) andare dall’Oracolo. Mentre i due si trovano a un passo dal girare il pomello della porta, che riflette le loro figure, purtroppo incamera anche un’altra cosa: l’obiettivo della fotocamera.
Se si vede il film facendolo scorrere magari non ci si fa neanche troppo caso, ma quando si individua il momento e l’errore, l’occhio va a finire sempre e direttamente in quel punto. Resta comunque apprezzabile, il tentativo da parte della produzione di nascondere l’obiettivo con parte dell’abito scuro di Morfeo, provando a camuffarlo col busto dell’attore. Non è un errore che crea molto disturbo, ma è comunque un dettaglio che non è sfuggito all’occhio dello spettatore più attento.
Pulp Fiction
Adesso ci spostiamo nel mondo di Quentin Tarantino, con gli eleganti sicari, Jules Winnfield (Samuel L. Jackson) e Vincent Vega (John Travolta). Giunti in un condominio per recuperare una valigetta sottratta dal criminale Brett, mentre si trovano a farlo fuori insieme ai suoi amici, ad un certo punto – improvvisamente – dal bagno esce un uomo con una pistola in mano. Colpo dopo colpo, inspiegabilmente i proiettili finiscono tutti nel muro, lasciando illesi i due sicari.
Un miracolo? Non possiamo dirlo. Ma è qui che subentra lo sguardo dello spettatore amante dei dettagli, in una ripresa precedente al momento della sparatoria, è possibile vedere il muro già bello traforato. Si tratta di un chiaro errore di produzione difficile da giustificare, soprattutto perché l’idea che la pistola fosse caricata a salve, fa un po’ acqua da tutte le parti.
Total Recall
Nel 1990 esce un film d’azione cyberpunk che vede Douglas Quaid (Arnold Schwarzenegger) un operaio edile scoprire di avere dei ricordi impianti nel cervello che in realtà non gli appartengono, portandolo a chiedersi chi sia realmente. A un passo dalla cancellazione della memoria, Quaid riceve un messaggio da se stesso, nel quale gli viene detto di dover andare su Marte e cercare Melina, una donna che lavora in un bordello chiamato Last Resort.
Mentre Quaid aspetta Melina, impegnato con un altro cliente, viene avvicinato da una sua collega di nome Mary, la quale – vittima anche lei di alterazioni genetiche a causa delle radiazioni – per convincerlo ad andare con lei, si apre la camicetta mostrando tre seni. Un dettaglio sexy che non è passato inosservato, diventando uno dei momenti maggiormente stoppati e apprezzati, tanto da essere stato portato anche nel remake del 2012.
Fight Club
Il tasto pausa per chi ha visto questo film è praticamente distrutto. La ricerca dei vari easter eggs si spreca, se pensiamo ad altri titoli sempre degli anni 90. Ammetto che questo dettaglio è quello che amo di più e cercheremo di non fare spoiler. Chi avrà visto il film ricorderà la scena iniziale, nella quale Tyler Durden (Brad Pitt) si trova su un aereo, seduto accanto a un uomo sconosciuto (Edward Norton). Mentre i due iniziano a chiacchierare di vari argomenti.
E bene, vi siete mai accorti che quella non è la prima apparizione di Durden nel film? In vari momenti all’inizio del film, l’uomo viene inserito per pochissimi fotogrammi, comparendo e scomparendo davanti alla macchina da presa. Il motivo? Chi ha visto il film avrà capito, mentre per chi deve ancora recuperarlo, preferiamo lasciare la risposta in sospeso.
Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma
Nella saga fantascientifica di George Lucas, si perde il conto dei vari dettagli presenti all’interno dei vari capitoli. In questo film del 1999, per rendervi conto di una particolare presenza, bisogna mettere pausa e fermarsi a guardare l’ambiente incriminato. Verso la metà del film, quando il Senato Galattico si riunisce su Coruscant, i tre alieni presenti, sembrano appartenere alla stessa specie dell’amato E.T del 1982.
Vista l’amicizia di vecchia data tra i due registi, è probabile che ci sia stato un crossover tra i due film, molto amati dagli spettatori. Non va dimenticato, che anche in E.T di Steven Spielberg, c’è un riferimento a Star Wars quando l’alieno per Halloween viene vestito con il tipico costume da Yoda e ripete varie volte la parola “casa”.
Boogie Nights
Non è un mistero il fatto che le scene di nudo sono quelle che attirano maggiormente l’attenzione. In special modo, il primato va ai corpi delle donne esposti in maniera esplicita davanti alla macchina da presa. Questa volta però, ad aver equilibrato la situazione ci ha pensato la scena finale del film diretto da Paul Thomas Anderson del 1997.
Dirk Diggler (Mark Wahlberg) è un attore porno che dopo un periodo di pausa, torna girare film luci rosse grazie al suo enorme talento tra le gambe, soprannominato con il suo nome e cognome.
A un passo dal tornare sul set, l’attore davanti allo specchio decide di aprirsi i pantaloni, tirare fuori il ‘grande talento’ e iniziare a dedicarsi delle frasi per caricarsi. Lo spettatore – inutile a dirsi – si è trovato a mettere in pausa la scena per accertarsi se quello che stavano vedendo era reale o una protesi messa su Wahlberg.
Men in Black
Vestiti in completo scuro, camicia bianca e occhiali da sole scuri, gli agenti dell’organizzazione segreta creata per proteggere la Terra dalle minacce extraterrestri, tra i loro compiti hanno quello di mantenere il segreto sull’esistenza degli alieni. Quando Jay (Will Smith) viene reclutato, mentre gli viene mostrata la base sotterranea, viene mostrato un display nel quale sono presenti delle persone.
E qui, bloccare la scena è d’obbligo, per capire chi sono i vari personaggi famosi e che – pare – siano segretamente degli alieni. Avete riconosciuto le persone coinvolte? Noi abbiamo riconosciuto Danny DeVito, Al Roker, Sylvester Stallone, Dionne Warwick, Newt Gingrich, George Lucas, Barry Sonnenfeld ( il regista del film ) e il produttore esecutivo Steven Spielberg.
Re Leone
Qui il dettaglio che viene fuori non è adatto ai più piccoli, sebbene stiamo parlando di uno dei film d’animazione Disney, più amati da sempre. Verso la metà del film, troviamo Simba sdraiato sulla scogliera mentre ripensa al passato e si addormenta stanco. L’inquadratura che si sposta verso il cielo, mostra una serie di stelle che sembrano comporre la parola “Sex”.
Ad aver posto sotto i riflettori questo messaggio segreto, fu l’American Life League, gruppo cristiano anti aborto, il quale attaccò Rick Rhoades, portavoce della Disney a dire che stavano vedendo qualcosa che non c’è. Visto il caos, nella versione IMAX del 2002, venne rimosso il vortice di stelle che andavano a formare quelle tre lettere, scegliendo di inserire dei vortici astratti.
Cruel Intentions
In questo film, i momenti sexy non mancano di certo, grazie a un cast molto giovane e una trama spregiudicata. Ad aver invogliato il pubblico a bloccare la scena è stato un momento molto sensuale tra le due attrici protagoniste. Quando la viziata, ricca e insensibile Kathryn Merteuil (Sarah Michelle Gellar) scopre che il suo ex ha scelto di tradirla per la timida e impacciata Cecile Caldwell (SelmaBlair), decide di mettere in azione un piano di vendetta.
Per colpirla nel profondo, si avvicina a lei, tanto da diventare amiche e proprio durante un pic nic, Cecile le confessa di non aver mai baciato un ragazzo. A quel punto, Kathryn decide di offrirsi come maestra per insegnarle come si deve baciare un uomo. Le due danno vita a un bacio molto sensuale, che si fa sempre più intenso e che viene interrotto appena la Merteuil si rende conto di aver confuso le idee della ragazza, lasciandola desiderosa. Nel 2000 vinse l’MTV Movie Awards come miglior bacio.
Basic Instinct
E per concludere, non potevamo non inserire il film cult con Sharon Stone e Michael Douglas. Il detective Nick Curran chiamato a indagare su un omicidio, si trova a dover interrogare la fidanzata della vittima e unica sospettata Catherine Trammel.
Il poliziotto è convinto che ci sia lei dietro alla morte dell’uomo affascinante e ricco ma senza una prova schiacciante non è in grado di muovere accuse. Per questo motivo, decide di convocarla alla stazione di polizia per sottoporla a un interrogatorio.
Ed è qui che non solo la vista degli spettatori improvvisamente diventa più attenta, ma anche l’outfit indossato dall’attrice diventa iconico con il vestito corto e aderente color bianco. Seduta di fronte a una folta schiera di poliziotti, mentre loro cercano di farla cadere pressandola con l’interrogatorio,
Catherine mentre fuma una sigaretta scioglie le gambe accavallate, le apre quanto basta per vedere che manca l’intimo e le accavalla nell’altra direzione. Qui non si tratta di un errore, ma di quanto gli uomini siano così facili da manipolare.