Liberaci dal Male, la recensione del deludente horror con Eric Bana

In occasione della 45° edizione del Giffoni Film Festival l’icona del cinema horror italiano Asia Argento (qui la nostra video-intervista) ci ha rivelato di essere rimasta terrorizzata dall’ultimo film di Scott Derrickson: Liberaci dal Male. E noi, da bravi amanti del genere horror, siamo subito andati a recuperare questo intenso ma imperfetto film interpretato da Eric Bana, Edgar Ramirez, Olivia Munn e Sean Harris. Tratto dalla terrificante storia vera del demonologo Ralph Sarchie Liberaci dal Male racconta le vicende di un poliziotto di New York (Eric Bana) che si trova a dover investigare su una serie di crimini inspiegabili dietro ai quali si nasconde una crudele entità demoniaca. Sarchie decide così di chiedere aiuto ad un prete anticonvenzionale (Edgar Ramirez) specializzato in esorcismi; i due si troveranno a fronteggiare il male primario, quel male da cui è impossibile scampare…

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Dopo lo straordinario successo di pubblico e critica di Sinister Scott Derrickson torna al genere horror con Liberaci dal Male, un film riuscito solo in parte. Nonostante molti si sarebbero aspettati un film sulla stessa lunghezza d’onda del terrorizzante horror con Ethan Hawke, Derrickson cambia strada realizzando un thriller investigativo di genere paranormale. Liberaci dal Male infatti non è un horror “alla Wan” ma più che altro un thriller sulla scia de L’esorcismo di Emily Rose, uno di quei film più incentrati sul voler raccontare la realtà piuttosto che regalare il classico spavento facile. Ed il risultato finale è un film che non è né un documentario né tantomeno un film dell’orrore. Derrickson infatti rimane imbrigliato nella complessa matassa elaborata in fase di sceneggiatura (l’Irak, i militari, la maledizione e chi più ne ha più ne metta) senza prendere una decisione tra realismo e finzione (la figura del prete ed alcuni cliché del cinema sulle possessioni sono chiaramente irreali). Il risultato finale è così un film fiacco e debole che non aggiunge nulla di nuovo al panorama cinematografico contemporaneo e che riporta Derrickson sulla strada poco vincente di film come L’esorcismo di Emily Rose ed Ultimatum alla Terra.

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