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Perchè è più difficile diagnosticare l’autismo alle donne

Nel campo della medicina, oltre alle malattie che colpiscono il corpo, ce ne sono altre che invece coinvolgono la mente. Tra le patologie più diffuse, spicca l’autismo, che risulta essere più difficile da diagnosticare nelle donne.

Negli ultimi anni, grazie anche alle storie di persone semplici e del mondo dello spettacolo, si è posta l’attenzione su una patologia di cui si sa ancora molto poco: l’autismo. Il termine, deriva dal greco antico e significa ‘stesso’, è stato scoperto per la prima volta verso la fine del 1700, su un bambino di 12 anni, che tutti credevano fosse sordo. In realtà, grazie agli studi del dottor Jean Marc Gaspard Itard, è stato diagnosticato per la prima volta l’autismo.

Oggi invece, le diagnosi possono essere riconosciuti dai 18 mesi, considerati quasi effettivi a 24 mesi e formalizzati intorno ai 3-4 anni di età. Sebbene non ci sia una cura che possa far guarire le persone affette da questo disturbo, ci sono dei trattamenti e dei professionisti, che possono migliorare notevolmente la loro comunicazione. Tuttavia, nonostante i grandi passi avanti, a quanto pare risulterebbe difficile diagnosticare l’autismo nelle donne.

Che cos’è l’autismo?

Definire l’autismo con poche parole non è facile, trattandosi di una patologia molto complessa. Si tratta di un insieme di disordini dello sviluppo neurologico che compromettono in termini di quantità e di qualità, le relazioni, la comunicazione, il linguaggio e le interazioni delle persone nella società.

Le cause che scaturiscono l’autismo sono molteplici, come l’età dei genitori, infezioni materne, diabete in gravidanza, teratogeni, all’assunzione di fitofarmaci, problemi alla tiroide, stress e tanto altro. Secondo alcuni studi fatti dall’Università della California, il DNA che determinerebbe l’autismo è quello ereditato dal padre.

L'autismo nei giovani e nelle donne
La patologia dell’autismo diagnosticato nelle donne – Fonte: Centro di medicina biologica – NewsCinema.it

Perchè non si riesce a diagnosticare nelle donne?

A quanto pare, questa patologia, che non fa distinzione di sesso, sembra essere più difficile da diagnosticare nelle donne. I motivi, che hanno portato gli esperti ad affermare questa considerazione sono molteplici. In primis, perché i test sviluppati fino a oggi, sono creati studiando il genere maschile. Per tanto, le diagnosi sono elaborate tenendo conto del genere maschile.

Il motivo che porterebbe una maggiore difficoltà nel diagnosticare l’autismo alle donne, risiede nel cosidetto ‘masking’, riuscendo a nascondere i sintomi di questa patologia, riescono ad adattarsi maggiormente nel mondo che le circonda. Può accadere, che vengano effettuate delle diagnosi parziali o errate, scambiando lo spettro autistico con altri disturbi. Tra quelli maggiormente citati: il disturbo borderline della personalità; ansia sociale; disturbo ossessivo compulsivo e disturbi alimentari.

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Leila Cimarelli
Leila Cimarelli
Il mio amore più grande?! Il cinema. Passione che ho voluto approfondire all’università, conseguendo la laurea magistrale in Scienze dello spettacolo e della produzione multimediale a Salerno. I miei registi preferiti: Stanley Kubrick, Quentin Tarantino e Mario Monicelli. I film di Ferzan Ozpetek e le serie tv turche sono il mio punto debole.

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