Il Robot Primitivo di MARCONDIRO in mostra a New York dal 6 marzo al 20 aprile 2025

robot primitivo
Il robot primitivo di Marcondiro

Per celebrare i 100 anni della nascita di Carlo Rambaldi a New York è stata organizzata una mostra intitolata Art Exchange: Un ponte tra Italia e America. Tra gli artisti esposti MARCONDIRO con il suo Robot Primitivo.

Nel centenario della nascita del grande Carlo Rambaldi, l’Associazione Culturale Rambaldi Promotions insieme al Culture Lab di Long Island City, ha organizzato una mostra intitolata “Art Exchange: Un ponte tra Italia e America” in programma dal 6 marzo al 20 aprile a New York. Tra le opere presenti, c’è la scultura Testa del Robot Primitivo dell’artista Marco Marchese Borrelli alias MARCONDIRO.

La mostra curata da Daniela Rambaldi e Tess Howsam, ha visto la collaborazione di  Simona HeArt per il coordinamento artistico degli artisti italiani e Giuseppe Lombardi. Per le persone che si troveranno a New York in quei giorni e decideranno di andare a vedere la mostra, avranno modo di ammirare opere di alta qualità e nuovi talenti del mondo dell’arte.

Chi è l’artista MARCONDIRO?

Marco Marchese Borrelli, in arte Marcondiro, è un artista crossmediale che dal 2012 sperimenta con diversi linguaggi artistici. formatosi in ambito etnomusicologico, ha esplorato la musica di tradizione popolare, il cantautorato e la musica elettronica colta. Attraverso le sue opere esplora temi di grande rilevanza contemporanea, come l’equità sociale e la consapevolezza ecologica, proponendo una visione ottimistica di un futuro in cui tecnologia e umanità convivono armoniosamente.

Tra le sue produzioni più importanti vi è il progetto di Robot Primitivo, un personaggio che unisce arte, etica robotica e intelligenza artificiale, già presentato in vari contesti, sia cinematografici tra cui la Festa del Cinema di Roma, dove ha vinto il Premio Roma Videoclip 2019, che artistici come la residenza d’artista Endecameron 2021 al Castello di Rocca Sinibalda(RI).

Marcondiro
Mostra a New York Marcondiro

Il Robot Primitivo creato da MARCONDIRO

Il personaggio Robot Primitivo, ideato e disegnato dall’artista di origini calabresi e campane Marco Marchese Borrelli in arte Marcondiro , sarà esposto nel corso dell’ evento patrocinato dalla “Fondazione Rambaldi“. Dalle antiche rappresentazioni scultoree dei Giganti di Mont’e Prama, risalenti a oltre 3000 anni fa, fino alle forme avveniristiche e futuribili di un robot dalle fattezze aliene ma – al contempo – primordiali, la scultura incarna in un dialogo tra il passato e il futuro, una narrazione universale dell’essere umano, evidenziando come l’uomo abbia sempre cercato di rappresentare sé stesso e il suo rapporto con la materia.

Questa fusione di elementi storici e tecnologici racconta così una visione non-distopica del futuro, dove l’intelligenza artificiale non solo crea ma si confronta con le radici più profonde dell’umanità; dalle rappresentazioni ancestrali dell’uomo, alle estreme frontiere del contemporaneo e della lavorazione della materia.

Le origini del Robot Primitivo

Il Robot Primitivo è stato introdotto per la prima volta nel 2018 nel videoart “Amati”, diretto da Daniele Ciprì e scritto da Marco Marchese Borrelli. Disegnando il volto del Robot Primitivo, già utilizzato in numerose produzioni artistiche, Marcondiro ha creato un rapporto ucronistico tra le sculture nuragiche dei Giganti di Monte Prama e un essere androide di un futuro non-distopico. Questo misterioso androide, celebrato in sculture e altre forme d’arte da una popolazione illuminata, custodisce una memoria sacrale sia del passato che del futuro.

La scultura Testa di Robot Primitivo, realizzata in collaborazione con la Silvestri Art&Design di Carrara, rientra nel concept crossmediale sviluppato da Marcondiro. Questa scultura è parte di una ricerca più ampia che include non solo l’arte visiva, ma anche la musica, la video-art e l’interattività. Marcondiro ha collegato la sua opera al concept dell’album “DATA, L’Amore ai tempi della Tecnologia”, pubblicato nel febbraio 2021.

 

By Leila Cimarelli

Il mio amore più grande?! Il cinema. Passione che ho voluto approfondire all’università, conseguendo la laurea magistrale in Scienze dello spettacolo e della produzione multimediale a Salerno. I miei registi preferiti: Stanley Kubrick, Quentin Tarantino e Mario Monicelli. I film di Ferzan Ozpetek e le serie tv turche sono il mio punto debole.

Related Post