In alcuni casi, dire bugie può evitare di incorrere in situazioni complicate, ma dovete sapere che la realtà è ben diversa. A quanto pare, mentire non solo affatica il cervello, ma provoca anche altre problematiche alla testa.
Le bugie sono state argomento di teorie filosofiche, in contrapposizione, alla verità e al suo utilizzo. Il filosofo tedesco Nietzsche, affermava che dire il vero era sostanzialmente una somma di relazioni umane, che sono state rese più belle e accattivanti, tanto da renderle solide.
Mentire invece, porta il mentitore a utilizzare le parole, per far apparire reale, ciò che in realtà non lo è. Allo stesso tempo però, proprio le parole, potrebbe far smascherare un bugiardo, attraverso la ripetizione di alcuni vocaboli e frasi, in maniera meccanica.
Queste considerazioni, sono le colonne portanti di un sistema stra-sfruttato nel mondo del cinema, del teatro e della letteratura. Del resto, il bugiardo più famoso al mondo è il caro Pinocchio ideato da Carlo Collodi. Sia che si tratti di bugie bianche o di bugie più importanti, ormai mentire è diventato quasi uno stile di vita, qualcosa di estremamente naturale. A complicare le situazioni, in ambito sociale, è l’avere a che fare con dei bugiardi dotati di furbizia. Mentre in ambito medico, a quanto pare, mentire provocherebbe diverse problematiche alla mente.
I vari tipi di bugie
Il bugiardo, cronico o occasionale, si serve della menzogna per far in modo di poter ottenere risultati personali e professionali, in maniera illecita. Se per alcune persone dire bugie, significa doversi andare a confessare il giorno dopo o crollare, dopo qualche giorno, dicendo la verità; in altre situazioni, trincerarsi dietro le menzogne è scontato e doveroso. Distinguere il tipo di bugia alla quale si decide di far affidamento, risulta essere fondamentale, soprattutto nel conoscere che tipo di persona abbiamo davanti. Come afferma in un post il Dottor Carlo Balestriere.
La mente di un bugiardo conclamato è in continuo movimento. Se affermare di aver mangiato un piatto delizioso, quando in realtà non lo è; se si afferma che un neonato è il più bello che abbia mai visto, quando la verità è al contrario, vuol dire che si sta servendo di bugie bianche. Ovvero, delle piccole menzogne che si dicono per non deludere o far rimanere male qualcuno.

Cosa avviene nella mente di un bugiardo
Le persone che si apprestano a dire bugie, in primis devono godere di un’ottima memoria, per ricordarsi in cosa hanno mentito. Tra gli errori più comuni che solitamente colpiscono i bugiardi, sono il confondere il falso con il vero e viceversa. Dimenticare le persone alle quali si è detta la bugia e infine, correre il rischio di dimenticarsi della falsità detta, a causa di problemi legati alla memoria.
Il bugiardo patologico, a forza di inventare storie per salvarsi da scomode situazioni, porta la mente a creare, incamerare e sviluppare un meccanismo di autoinganno, creandosi una realtà che di fatto non esiste. Questo aspetto è ciò che preoccupa i medici, tanto da sviluppare degli studi neurologici, legati proprio allo sfruttamento della mente nel mentire abitualmente.
Dai primi risultati, appare certo un dato molto inquietante: sfornare menzogne continuamente, porta la mente ad affaticarsi più del dovuto, portando danni neurologici molto importanti. Tra questi, spicca la cancellazione dei ricordi reali, per far spazio a quelli inventati, colpendo negativamente la mente e la memoria delle persona, in maniera irreversibile. La prossima volta che vi troverete a dire una bugia, che sia a fin di bene o meno, ricordatevi anche dei rischi che state correndo.