Harrison Ford sta promuovendo Indiana Jones e il Quadrante del destino, ma si è lasciato andare ad alcune confessioni sulla sua carriera che non tutti sapevano.
In una nuova intervista con Esquire, al protagonista di lunga data di Hollywood è stato chiesto di un commento che ha fatto in passato sul fatto che The Devil’s Own (1997) fosse un film difficile da realizzare. Senza troppe esitazioni, Harrison Ford, 80 anni, non solo ha insinuato che lui e il co-protagonista Brad Pitt si sono affrontati sia davanti alla telecamera che fuori durante la realizzazione del thriller d’azione, ma si scopre che i due attori hanno iniziato a scontrarsi dal momento in cui stavano cercando un regista per il film.
“Brad ha sviluppato la sceneggiatura. Poi mi hanno offerto la parte”, ha ricordato delle fasi iniziali della produzione. Ford ha continuato rivelando che lui e Pitt non riuscivano proprio a mettersi d’accordo su chi dovesse dirigere il film, che ruota attorno a un membro dell’esercito repubblicano irlandese provvisorio (Pitt) che arriva negli Stati Uniti per ottenere missili antiaerei del mercato nero per abbattere elicotteri britannici in Irlanda del Nord.
Litigando sul set
“Prima di tutto, ammiro Brad. Penso che sia un attore meraviglioso. È davvero un bravo ragazzo. Ma non siamo riusciti a metterci d’accordo su un regista fino a quando non siamo arrivati ad Alan Pakula, con cui avevo già lavorato ma Brad no”, ha spiegato l’attore di Star Wars.
A quel tempo Pakula era già diventato un regista acclamato con tre nomination all’Oscar che includevano, Miglior film per Il buio oltre la siepe (1962), Miglior regista per Tutti gli uomini del presidente (1976) e Migliore sceneggiatura adattata per La scelta di Sophie (1982). “Brad aveva questo carattere complicato e volevo una complicazione dalla mia parte in modo che non fosse solo una battaglia tra il bene e il male”, ha continuato Ford. “Ed è allora che mi è venuta in mente la cosa del tiro sbagliato.”
Il ruolo di Harrison Ford
Il personaggio di Ford, il sergente Tom O’Meara, è testimone di una sparatoria illegale da parte del suo partner e poi si trova di fronte alla dura decisione se denunciarlo o meno. “Ho lavorato con uno sceneggiatore, ma poi all’improvviso stavamo girando e non avevamo una sceneggiatura su cui io e Brad eravamo d’accordo, dice il nativo di Chicago, Illinois, prima di rivelare le loro idee opposte.
“Ognuno di noi aveva idee diverse al riguardo. Capisco perché voleva restare con il suo punto di vista, e io volevo restare con il mio punto di vista, o stavo imponendo il mio punto di vista, ed è giusto dire che è quello che sentiva Brad. È stato complicato’, spiega, prima di ammettere che, nonostante i loro disaccordi, gli è piaciuto molto il modo in cui il film è venuto fuori ‘molto”.