Le indagini di Lolita Lobosco, con protagonista Luisa Ranieri, sta per tornare con la terza stagione su Rai 1. Ispirata alla serie di romanzi scritti da Gabriella Genisi e ambientata nella città di Bari, debutta il 4 marzo in prima serata
Le indagini di Lolita Lobosco, diretto da Renato De Maria e prodotto da Angelo Barbagallo e Luca Zingaretti, giunge alla sua terza stagione. Luisa Ranieri torna dunque a vestire i panni del personaggio dei romanzi di Gabriella Genisi, al quale gli autori della fiction Rai si sono ispirati liberamente: Lolita Lobosco.
Quest’ultima, vicequestore in servizio presso la squadra mobile di Bari, torna nella sua città per dirigere una squadra di soli uomini, lottando contro limiti e pregiudizi.
Le prime due stagioni hanno riscontrato un grande successo e per questo, la terza stagione è pronta a far nuovamente appassionare i telespettatori. La serie TV, distribuita in prima visione su Rai 1 in quattro serate, debutterà con il primo episodio lunedì 4 marzo 2024. Dato che noi l’abbiamo visto in anteprima, ecco che cosa ne pensiamo.
Lolita Lobosco 3: il cast completo
In questa terza stagione, nuove trascinanti indagini impegnano la mente della vicequestore Lolita Lobosco. Nel frattempo, l’incontro inaspettato il gallerista Leon (Daniele Pecci) proverà a farle cambiare idea sull’amore, dopo i fallimenti sentimentali delle sue ultime relazioni.
Riuscirà Lolita a bilanciare le indagini e la vita privata, nonostante la ferita profonda causata dalla vicenda di Angelo (Mario Sgueglia)? E a proposito di Angelo, siamo davvero sicuri che sia uscito per sempre dalla vita della Lolita?
Tante novità attendono anche gli altri personaggi della serie: Nunzia (Lunetta Savino) e Carmela (Giulia Fiume) lasciano la casa di una vita per aprire un agriturismo assieme a Trifone (Maurizio Donadoni).
Lello (Jacopo Cullin), intanto, si prepara scrupolosamente al ruolo di padre di due gemelli e Antonio (Giovanni Ludeno) deve tenere testa a Porzia (Claudia Lerro) cercando di non fare errori che gli possono costare cari.
Nessuno avrà di che annoiarsi, men che meno Marietta (Bianca Nappi), che come sempre rincorre l’amore e la felicità infischiandosene delle apparenze e delle convenzioni sociali.
Volo pindarico: la sinossi del primo episodio
Lolita ha deciso di rinnovare il suo brevetto da paracadutista “per sfogarsi”, come racconta alla madre Nunzia. Proprio mentre raggiunge il campo di volo assiste attonita a un terribile incidente: il paracadute di una giovane donna non si apre e il lancio finisce in tragedia.
Lolita si precipita immediatamente sul luogo dello schianto e quasi subito emergono una serie di incongruenze sulla dinamica della caduta. Non solo: a non essere chiare, sono anche le informazioni sulla vita della ragazza, una giovane cittadina tedesca.
Nel frattempo Lolita incontra Leon, un affascinante gallerista, che la colpisce e la spiazza per il suo essere limpido. Che sia l’uomo giusto? Quel che è certo, è che la sua vita è molto più complicata di quello che sembra.
E mentre Nunzia affronta un trasloco in una nuova casa, Forte ed Esposito sono all’apice degli impegni familiari: Antonio con la laurea di Porzia e Lello con l’organizzazione per la nascita dei gemelli. Tutto sembra procedere per il meglio, ma a turbare la ritrovata serenità di Lolita giunge un’inaspettata telefonata. Il soggetto e la sceneggiatura della prima puntata sono a cura di Daniela Gambaro e Massimo Reale.
Lolita Lobosco 3×1: la recensione
Ad attivare il talento investigativo e la curiosità della poliziotta ci pensa questa volta una giovane cittadina tedesca. La sua morte, che appare come un tragico incidente legato allo schianto fortuito con il paracadute, nasconde evidentemente verità molto più torbide e complesse.
Tra molti personaggi e altrettanti sospettati, spicca la recitazione degli attori principali. Scricchiola quella dei secondari. “Cos’è andato storto?” si chiede Lolita Lobosco in merito a quel famigerato lancio finito in tragedia. La donna era esperta e il paracadute era ripiegato bene. Testimoni raccontano di averla vista turbata e il suo appartamento viene ritrovato interamente a soqquadro.
Lolito Lobosco, anche solo da questo primo episodio, conferma di essere molto di più della “versione femminile” del celebre commissario siciliano. Senza nulla togliere a quest’ultimo – s’intende – il personaggio di Luisa Ranieri è semplicemente diverso. A cercare di appassionare il pubblico non ci pensano solo le morti sospette, ma anche l’evoluzione della vita privata della protagonista. Nel bene e nel male di questa biforcazione.
L’intrusione del passato: necessaria o superflua?
Il ritmo del primo episodio, in generale, non è mai estremamente frenetico, bensì scorrevole e godibile. A frapporsi ci pensano, appunto e purtroppo, le intrusioni amorose di Lolita Lobosco. Queste ultime, necessarie per gettare le basi di un’evoluzione orizzontale parallela a quella delle indagini, risultano per ora più superflue che necessarie.
Intrecciando curiosità, amore e istinto, l’investigazione procede infatti in maniera piacevole e spedita. Le finestre sulla vita personale della protagonista, invece, si aprono sul giallo del mistero come contrappunti forzati, che tendono a distrarre.
Secondo Lolita Lobosco, la giovane tragicamente deceduta potrebbe essere stata un’agente segreta sotto copertura. E la sua scomoda scomparsa, allora, più che tragico incidente parrebbe più un omicidio premeditato. “Alla ‘Intrigo internazionale di Hitchcock’“, le risponde ironicamente il collaboratore Antonio.
Date queste premesse, la prima puntata comincia dunque a sviscerare con naturalezza un puzzle di segreti che, già di per sé, è abbastanza per attirare l’attenzione.
L’esautorata ed esasperata intrusione del passato, con cui la protagonista si trova per l’ennesima volta a fare i conti, è davvero ancora così indispensabile? La fiction italiana, forse, potrebbe (dovrebbe) cominciare a non temere così tanto l’allontanamento dal melodramma. Nel caso di Lolita Lobosco 3, ad esempio, la strada è dritta e il mistero sembra saper camminare bene anche da solo. Per capire definitivamente come si svilupperà il legame tra pubblico e privato, non resta però che attendere i nuovi episodi.