Lorenzo Lotto arriva al Museo Pushkin di Mosca

La parabola umana e artistica di Lorenzo Lotto comprende l’intero arco della prima metà del Cinquecento. Il pittore veneziano l’attraversa con una tale intensità esistenziale e inventiva da diventare uno dei più affascinanti e profondi testimoni del suo tempo […] un protagonista dell’arte di due capitali all’apogeo, Venezia e Roma. Ma, in entrambi i casi, non riesce a integrarsi nel vivo del contesto culturale, soffre tensioni insostenibili da giovane e umiliazioni mortificanti da vecchio. La sua autentica dimensione diventa così la provincia: la Marca trevigiana da ragazzo, le Prealpi bergamasche nella fase centrale e forse più felice della sua biografia, il litorale e le colline marchigiane a più riprese, fino all’ultimo, nascosto rifugio, le celle del Santuario di Loreto. Imprevedibile, autonomo, qualche volta persino beffardo, il Lotto elabora un’espressione figurativa indipendente, difficilmente inquadrabile in una corrente eppure collegabile, per via diretta, a una lunga serie di relazioni. Pochi altri maestri del Cinquecento hanno avuto così vaste conoscenze dell’arte contemporanea: Lotto le ha sapute sfruttare fino in fondo, ricavandone spunti sempre importanti ma mai decisivi”. Stefano Zuffi dà un ritratto perfetto dell’artista veneziano, nato nell’ultimo ventennio del Quattrocento, nel secolo dei grande maestri del pennello, e divenuto uno dei massimi interpreti del Rinascimento veneto del primo Cinquecento.

Il Museo statale delle belle arti A. S. Pushkin di Mosca ha inaugurato una mostra che porterà il genio di Lorenzo Lotto oltre i confini italiani per arrivare sino in Russia. Qui l’esposizione Lorenzo Lotto. Il Rinascimento nelle Marche. Quadri da collezioni italiane, organizzata in collaborazione con l’ambasciata d’Italia a Mosca, la Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici delle Marche e la stessa regione, proporrà ben dieci opere del pittore veneziano, anticonformista e originale sia nella vita che nell’arte, facendo sempre il palio con l’altro grande artista del Rinascimento della città lagunare, Tiziano.