L’anno scorso ha vinto l’Egitto, con un corto di un regista indiano, ex aequo con la Spagna. L’anno prima la Svezia e nel 2010 l’Italia, ex aequo con la Francia. Per il 2014 la partita è ancora tutta da giocare, e subito: sono aperte ai registi di tutto il mondo, fino al 28 febbraio, le iscrizioni a 15MISFF, Maremetraggio International Short Film Festival. MISFF, il festival del cortometraggio di Trieste raggiunge quest’anno il traguardo della sua XV edizione grazie a una formula di successo, unica in Italia: Maremetraggio premia il “best of the best” del mondo del cortometraggio, perché tutti i corti che partecipano al festival devono avere già vinto almeno un premio in un qualsiasi altro festival del pianeta nel 2013. E tra questi sarà scelto il “migliore tra i migliori”, che riceverà un premio di 10.000 euro, “riconfermato per l’ennesima volta, nonostante la crisi che colpisce duramente i festival cinematografici, come tutto il comparto culturale italiano – spiega la direttrice artistica, Chiara Valenti Omero – nella convinzione che valga sempre la pena di premiare i giovani talenti”.

Ci sarà inoltre il prestigioso premio “Studio Universal”, realizzato grazie al rinnovo dell’importante partnership tra Maremetraggio e Studio Universal (Mediaset Premium sul DTT), la TV del cinema da chi fa cinema, che consiste nell’acquisizione dei diritti Pay per la trasmissione televisiva al miglior corto italiano selezionato da una giuria del canale. E poi il premio al miglior corto d’animazione, il premio al miglior montaggio italiano assegnato dall’AMC (Associazione Montatori Cinematografici) e molti altri. Anche quest’anno Maremetraggio, in calendario dal 29 giugno al 5 luglio a Trieste, offrirà al suo pubblico una carrellata di corti provenienti da ogni angolo del pianeta, per raccontare attraverso le immagini, in pochi minuti, tante storie diverse e per valorizzare un genere, quello del cortometraggio, che spesso non trova spazio in tv e al cinema. 15MISFF sarà una vetrina per i giovani registi di cortometraggi e seguirà anche il loro passo successivo, con una sezione, Nuove Impronte, dedicata alle opere prime italiane di lungometraggio.