Le gioie e i dolori del conduttore Flavio Insinna, famoso per aver condotto programmi di successo come Affari tuoi e L’Eredità e la fiction Don Matteo.
Il conduttore Flavio Insinna negli ultimi tempi è stato protagonista di diverse polemiche e problemi legati al suo privato. La carriera di attore iniziata dopo esser stato uno degli allievi del grande Gigi Proietti, lo ha reso uno dei volti più amati della Rai.
Oltre alle fiction televisive, per anni è stato il presentatore dei quiz di Rai Uno più noti al pubblico: Affari tuoi e L’Eredità. Pochi giorni fa, proprio in riferimento a questo programma, Insinna ha festeggiato le 1000 puntate del game show famoso per il gioco finale della Ghigliottina.
Tuttavia, nonostante questi grandi risultati, la vita del presentatore romano ha visto anche dei momenti di buio dovuti ad alcuni scivoloni commessi nella sua lunga carriera.
Striscia la notizia vs Flavio Insinna
Buona parte della responsabilità di queste zone oscure, è stato il tg satirico Striscia la notizia di Canale 5. A mostrare un lato inedito del simpatico Flavio, alcuni video fuori onda, girati durante le registrazioni delle puntate del programma Affari tuoi.
Nei vari filmati che non lasciavano spazio alle interpretazioni, Insinna si mostrava particolarmente aggressivo nei confronti di alcuni concorrenti, colpevoli di essere troppo ‘mosci’. Le sue sfuriate anche contro gli autori stessi del quiz di Rai 1 ormai fanno parte della storia del programma di Canale 5.
Il dramma della morte del papà
Flavio Insinna
nel corso della sua vita ha dovuto imparare ad affrontare anche molti dolori. Uno dei tanti, la morte del padre Totò, raccontato nel suo libro Neanche con un morso all’orecchio. Tra le pagine del suo romanzo, ricorda il momento esatto nel quale l’amato papà se ne è andato per sempre.
“Mia madre urlava, pensavo fossero i ladri. Mi sono alzato di botto dal letto e sono corso in camera dei miei. Non avevo mai pensato prima di allora che papà potesse andarsene. E poi quel mattino: mio padre era lì, davanti a me, inerme sul letto, respirava a fatica. Lui era sempre stato il capo del branco. Era arrivato il mio turno, ma dove avrei trovato la forza per prendere in mano la situazione?”
Un racconto molto toccante che mostra tutte le fragilità di Flavio di fronte a quel grave e improvviso lutto. Ha ricordato: “Ho passato tutta l’estate sdraiato per terra a guardare il soffitto con gli occhi sbarrati, per terra, sul parquet. Come i drogati, i depressi all’ultimo stadio”.
Fonte: Blog Davide Maggio